Tra pochi istanti andrà in onda su RaiUno la prima puntata della nuova fiction “Casa & Bottega“, miniserie televisiva in due puntate che vede protagonista la coppia formata da Renato Pozzetto e Nino Frassica (qui la preview della fiction).
La fiction, lo ricordiamo, tratta una tematica che oggigiorno ci tocca molto da vicino: quella di un imprenditore alle prese con la crisi economica, che porta la sua azienda sull’orlo del fallimento. La storia di un uomo che non solo deve fare i conti con i problemi legati al suo lavoro, ma anche con i tanti problemi legati alla sua vita privata e famigliare.
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Nel corso di un’intervista a Rai.tv, l’attore Nino Frassica, che interpreta il ruolo di Erminio, cognato di Mario Trezzi (Renato Pozzetto) e fratello della moglie di quest’ultimo, Teresa (Anna Galiena), ha avuto modo di parlare di questa fiction e del suo personaggio.
Anzitutto, presentando il suo personaggio, Erminio, Nino Frassica ha spiegato:
” ‘Casa & Bottega’ è una bella storia, scritta da Renato insieme a Luciano Odorisio e Francesco Arlanch, dove raccontano un dramma, una storia che può accadere, o che sarà già accaduta, nei giorni nostri. Per alleggerire la tensione, dentro la famiglia c’è questo Erminio, che è cognato, il fratello della moglie di Pozzetto. Erminio vive nella loro casa e vive senza fare niente, sta là e si approfitta di questa parentela, non sa fare niente, non sa fare lavori pesanti perchè se no si rovina le mani, e allora si fa ‘assumere’ come autista, viene pagato come autista… ma lui non ha nemmeno la patente! E quindi può aprire lo sportello, chiudere lo sportello, ma non guidare, quindi si siede dietro in macchina e fa compagnia al cognato. Però, siccome è una persona sensibile, è sempre attento a quello che accade in famiglia e collabora alla sua maniera, perchè poi in realtà possiede la saggezza del nullafacente, di chi ozia, di chi non fa niente, e quindi ha molto spirito e fantasia. E collabora, con qualche suggerimento che poi vedrete nel corso della storia, riuscirà a dare il suo contributo. Quindi è un personaggio molto positivo, come lo è anche il personaggio di Renato, che in una storia così drammatica accende una piccola luce di speranza…”
L’attore, poi, ha spiegato che per lui lavorare al fianco di Renato Pozzetto è stato un sogno che si è realizzato, tanto da aver accettato di lavorare a questa fiction ancor prima di aver letto la sceneggiatura:
“Nel momento in cui ho saputo che dovevo lavorare con Renato si realizzava un mio sogno, perchè sono da sempre un suo ammiratore, e quindi quando lui me l’ha proposto ci ho pensato 1,2 secondi, ho detto subito sì, senza sapere. Mi hanno dato la sceneggiatura e ho detto che mi è piaciuta, non l’avevo neanche letta, tanto avrei accettato qualunque cosa ci fosse scritta, avrei accettato proprio perchè il protagonista era Renato. Poi invece, fortunatamente, mi è capitata una bella storia, ma se era brutta la facevo lo stesso ovviamente. Quindi sono stato doppiamente fortunato. Ho lavorato in questa fiction con piacere perchè così potevi godermi il mio Renato…”
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L’attore ha poi spiegato di avere molto in comune con Renato Pozzetto, in particolar modo il classico “umorismo milanese”:
“In realtà ci accomuna molto, perchè io ho molto rubato a quell’umorismo milanese che è suo e di Cochi, quindi mi sono trovato avvantaggiato perchè ho studiato ‘pozzettologia’ e, pertanto, ero un bravo allievo e mi sono trovato bene…”
Un aneddoto particolare durante il lavoro sul set? Ecco come ce lo racconta Nino Frassica…
“Cosa è successo di curioso? Un giorno avevo posato gli occhiali su un tavolo, ero affezionatissimo a quegli occhiali, e non li ho più trovati. Poi, l’indomani, li ho ritrovati. Questo è un aneddoto! (ride)”
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