Fiction: “Terra ribelle 2 – Il nuovo mondo”: Lando Buzzanca e il personaggio del Generale Alfredo Malagridas nella nuova serie

Questa sera, domenica 21 Ottobre, ed eccezionalmente anche domani sera, andrà in onda su RaiUno la seconda inedita serie della fiction “Terra ribelle – Il nuovo mondo“, serie televisiva in otto puntate con Rodrigo Guirao Diaz e Anna Favella (qui la nostra intervista), sullo sfondo di intrighi e storie di vita comune della Maremma toscana nel XIX secolo (qui la preview della fiction).

Nel corso di un’intervista a Rai.tv, l’attore Lando Buzzanca, che nella serie interpreta il ruolo del Generale Alfredo Malagridas, ha avuto modo di parlare del suo personaggio:

“E’ un personaggio molto sfaccettato. Lui da giovane era un ufficiale borbonico del Regno delle Due Sicilie, però lo troviamo già in Argentina, sessantenne, generale a capo di un forte, di un esercito, con il quale cerca di allontanarsi dallo Stato Maggiore di Buenos Aires, perchè lui ha un’idea fissa: quella di creare una nuova grande Nazione con lui imperatore. E’ ricchissimo, perchè ha trovato l’argento nel deserto, ha costruito una specie di miniera, dove lavorano i bimbi indios che lui tratta come animali. L’argento lo esporta in Europa e lo vende anche ad un ambasciatore inglese, il quale lo ripaga con armi, munizioni, tutto quello che serve per una battaglia, per un’aggressione agli indios, perchè lui l’intenzione della nuova grande Nazione la vuole nel territorio degli indios. E quindi ha bisogno di questo.

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E’ un personaggio, come ho detto, sfaccettato, perchè è un idealista, un sognatore, una specie di megalomane, intelligente, furbo e crudele. A parte il fatto che i bambini in miniera li tratta come animali, arrivano al forte un gruppo di indios prigionieri: lui per far capire agli indios con chi hanno a che fare, ordina di fucilarne tre per dare un esempio. Ecco, questo è il personaggio. Però si porta appresso anche un sacro rispetto per l’onore, la sua parola è unica, non cambia mai, è quella; lui non fa sparare ad un grappello nemico se ha la bandiera bianca. E poi lui ha il senso della giustizia, della vera giustizia, dell’ordine. E anche un senso sviluppato di estetica, perchè a un certo punto lui manda in cella di rigore un soldato perchè aveva una grinzina nella divisa, così che imparasse ad onorare la sua divisa. A un certo punto spunta una bambina, la nipote di Giulia. Inizialmente lui se la toglie subito dalle scatole facendola lavorare in miniera assieme agli altri bambini indios, però poi, a poco a poco, comincia ad affezionarsi a lei, perchè è una bambina intelligente, è una bambina che lo contrasta. Poi Malagridas sente che la bambina somiglia alla sua sorellina che a cinque anni è morta di tisi quando lui ne aveva dodici. E allora ecco che si affeziona e la vuole fare erede di tutto quello che ha, di tutta la sua ricchezza, e regina del suo Impero. A un certo punto, però, fa strage degli indios, fa terra bruciata degli indios, e finalmente può issare nel bastione del forte la bandiera della sua grande, nuova Nazione. La cosa, però, viene recepita dallo Stato Maggiore a Buenos Aires, che non tollera questa Nazione abusiva di Malagridas. E allora gli manda la fanteria e lui è costretto a scappare per salvarsi la pelle, ma si porta appresso la bambina, anzi la strappa proprio alla zia, a Giulia. Arrivano a Roma, e qui la storia continua con tantissimi colpi di scena. Mi fermo qua se no devo raccontare tutta la sceneggiatura!”

L’attore, poi, ha parlato di una scena che lo ha particolarmente colpito e commosso:

“C’è soltanto una cosa che mi ha colpito e mi ha commosso, e questa purtroppo è una cosa che fa parte della mia sensibilità. A un certo punto c’è un totale della piazza d’armi del forte, io sono al centro di questa piazza, ma di spalle, e vedo tutto il panorama. Il portone a poco a poco si apre e vengono dentro prima i bambini, laceri, sporchi, con la paura addosso, sapendo che stanno andando verso un futuro che non sanno cosa gli porta, non dico di bene, ma di poco male diciamo. Poi entrano gli adulti, sparuti, senza dignità, sentono di aver perso la dignità perchè prigionieri, non sono più nessuno. Io sento un silenzio incredibile, mentre questi avanzano, sporchi. Veniva di amarli, io ho avuto un groppo alla gola e mi sono commosso, menomale che c’era il controcampo e ho potuto dire ai bambini subito alla miniera d’altri di fucilarne tre, tanto per dare un esempio. Insomma, l’attore si è commosso, e il personaggio invece menomale che non si è commosso!”

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Infine, l’attore ha spiegato perchè, secondo lui, i telespettatori dovrebbero seguire questa fiction:

“Devono vedere ‘Terra ribelle’ perchè racconta una storia che noi non abbiamo vissuto, ma che forse avremmo voluto vivere, perchè è un momento straordinario. Da poco l’Italia era diventata Italia, da 40-50 anni, praticamente una giovane Italia quella di Mazzini, e gli uomini sono gli stessi, le stesse idee, la stessa commozione, la stessa prerogativa, lo stesso approccio della vita, il bisogno di denaro, il bisogno d’amore, forse più il bisogno dell’atto dell’amore che dell’amore in sè. Insomma, quello che non abbiamo vissuto secondo me bisogna o leggerlo o vederlo al cinema…”

Vi ricordo, intanto, che per tutte le altre notizie, curiosità, riassunti e video streaming Rai, news e anticipazioni sulla fiction “Terra ribelle 2 – Il nuovo mondo” potete sfigliare l’apposita categoria che trovate sul nostro sito, oppure cliccando anche qui.

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