Canone Rai, confermato nessun costo per i possessori di smartphone e tablet: istruzioni d'uso

canone rai
Canone Rai
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Chi avesse ancora dei dubbi stia tranquillo: i possessori di smartphone e tablet non dovranno pagare nessun Canone Rai il chiarimento sembra essere avvenuto nero su bianco come richiesto nelle scorse settimane dal Consiglio di Stato ma non solo, era stato chiesto anche di chiarire cosa succede in caso di possesso di più apparecchi tv, in questo caso è confermato e chiarito che si pagherà sempre e comunque un solo canone. Ma non solo.

Chiarito inoltre che le aziende elettriche concessionarie del canone avranno una compensazione economica, ma a valere su fondi dell’Agenzia delle entrate e in maniera forfettaria. In sostanza è stato acclarato che la compensazione non ricade in bolletta sui cittadini, ma è coperta dall’Agenzia delle Entrate in modo forfettario per evitare che le aziende elettriche possano chiedere più di quanto stabilito. Il Consiglio di Stato, infine, ha chiesto che anche in futuro si garantisca, in maniera ordinaria e stabile, la massima pubblicità, anche sui siti istituzionali dell’Amministrazione, di tutti gli atti e di tutta la modulistica in materia e che le istruzioni siano scritte con linguaggio comprensibile ai non addetti ai lavori.

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LE RATE – Il pagamento con la bolletta avverrà in dieci rate mensili, da gennaio ad ottobre di ogni anno. Solo per il 2016 il primo addebito (di 60 euro) sarà effettuato dalla prima fattura successiva al primo luglio. Anche i residenti all’estero devono pagare il canone se detengono un’abitazione in Italia.

LA DOMANDA DI ESENZIONE – Per evitare l’addebito i titolari di un’utenza elettrica possono dichiarare che nell’abitazione non è presente un apparecchio tv, presentando una dichiarazione sostitutiva tramite il modello disponibile sul sito dell’Agenzia delle Entrate. Il modello può essere utilizzato anche per segnalare che il canone è dovuto per l’utenza elettrica intestata ad un familiare. La scadenza è il 16 maggio sia per l’invio attraverso raccomandata con ricevuta di ritorno che online sul sito dell’Agenzia delle entrate. Per utilizzare questa ultima opzione occorre registrarsi e richiedere il Pin.

LE SANZIONI – Per chi dichiara il falso, come stabilito dalla normativa sulle autocertificazioni, sono previste pene che possono arrivare a due anni di reclusione.

ESCLUSI SMARTPHONE E TABLET – Il ministero, su sollecitazione del Consiglio di Stato, ha chiarito che per apparecchio televisivo si intende un apparecchio in grado di ricevere, decodificare e visualizzare il segnale digitale terrestre o satellitare, direttamente o tramite decoder o sintonizzatore esterno. Non costituiscono quindi apparecchi televisivi i computer, gli smartphone e i tablet.

DISDETTA – Non è più prevista la disdetta dell’abbonamento richiedendo il suggellamento dell’apparecchio, occorrerà presentare ogni anno la dichiarazione di non detenzione.

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L’ADDEBITO SULLA PENSIONE – Per poter pagare il canone TV direttamente con addebito sulla pensione è necessario farne richiesta al proprio ente pensionistico entro il 15 novembre dell’anno precedente a quello cui si riferisce l’abbonamento. L’agevolazione riguarda tutti i cittadini con un reddito di pensione, percepito nell’anno precedente a quello della richiesta, non superiore a 18.000 euro.

CANONE SPECIALE – In caso di possesso di apparecchi radio o TV nei locali della propria attività, il canone TV speciale, cioè per gli esercizi pubblici, continuerà ad essere pagato con le modalità tradizionali.

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