A sua immagine, torna lo storico programma con una nuova veste ma sempre con la Bianchetti

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Lorena Bianchetti
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Lorena Bianchetti

Da sabato 29 novembre, A Sua Immagine si presenterà con grandi novità, annunciate anche dalla nuova veste grafica e dal nuovo logo, che con una chiocciola al posto della lettera “a”, svela l’aderenza con la contemporaneità. Contemporanei non solo negli argomenti affrontati. Fin dal marchio la trasmissione rivela la propria tendenza alla crossmedialità. A Sua Immagine, infatti, oltre che in tv, è presente e attiva sulla piattaforma digitale con il blog e i profili social, realizzando una reale convergenza fra media anche con il Magazine, settimanale cartaceo a tiratura nazionale. Questi i cambiamenti nel format: per il ciclo di puntate dedicate al Natale, in onda all’interno della messa in onda del sabato alle 17.10, la trasmissione vuole svelare il volto più umano, poco conosciuto e la dimensione spirituale di personalità note al grande pubblico. Confermata la presenza di personaggi del calibro di Massimo Ranieri, Carlo Verdone, Giusy Versace, Nino D’Angelo e Richy Memphis, disposti a raccontare il loro Natale attuale e quello dei loro ricordi in un’intervista esclusiva con Lorena Bianchetti.

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Anche il consueto appuntamento del sabato alle 17.30, con il commento al Vangelo della domenica, si vestirà di importanti cambiamenti: vedrà alternarsi quattro “preti di strada”. Volti noti al grande pubblico per il proprio impegno nel sociale e accanto agli ultimi. Il primo ad accompagnare il telespettatore in una lettura inedita e attuale della Parola sarà don Luigi Ciotti, fondatore del Gruppo Abele e dell’Associazione Libera, noto ai media come prete antimafia, in realtà sempre accanto ai più bisognosi. Seguiranno don Gino Rigoldi, cappellano dell’Istituto penale per minorenni “Beccaria” e presidente di Comunità Nuova, sacerdote da sempre vicino ai ragazzi, in particolare a quelli più a rischio di devianza. Quindi don Maurizio Patriciello, il volto della Chiesa che denuncia e combatte, simbolo della battaglia della Terra di Fuochi e don Vinicio Albanesi, presidente della Comunità di Capodarco, fondatore dell’agenzia giornalistica Redattore sociale e, insieme a don Ciotti, del Coordinamento delle comunità di accoglienza.

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