Amici 13, daytime del 28 maggio 2014: riflessioni post finale

Amici 13, daytime del 28 maggio 2014: riflessioni post finale

Amici 13, daytime del 28 maggio 2014: riflessioni post finale

A poche ore dalla finale andata in onda ieri sera, i tre finalisti DeborahVincenzo ed Alessio rivedono il loro percorso rispondendo alle domande di Luca Zanforlin; a Deborah, se si torna al primo giorno di ingresso, vengono in mente i provini fatti a giugno e gli stage in cui erano novanta ragazzi alla ricerca di un sogno, poi rammenta la telefonata della produzione mentre stava vendendo un contratto per una società energetica ad una cliente. Vincenzo ricorda quando gli fu detto di partecipare mentre stava a Londra, Alessio a sua volta si ricorda della sensazione di “benessere e comodità” che gli ha dato indossare la tuta di “Amici” e, dopo aver ricevuto il verde del semaforo, l’essersi seduto sui gradoni e aver guardato, dal punto di vista del palco, la folla; Deborah ha voluto partecipare al programma per “costruirsi” il proprio futuro, Vincenzo teneva a farne parte facendo la cosa che gli riusciva meglio (il latino-americano) e Alessio per proporre la sua band, rispetto a quella in cui cantava che faceva musica Heavy Metal, con un brano inedito, “Anima gemella”, gradito poi agli esaminatori.

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Rispetto a ciò che pensava al di fuori, Deborah non credeva si lavorasse così tanto ad “Amici” e apprezza essere stata seguita da professionisti che a volte le hanno fatto anche delle critiche; Vincenzo sottolinea l’effetto sorpresa che si aveva giorno dopo giorno e Alessio si è tolto l’idea dalla mente che non fosse il “contenitore” adatto a lui.

Ci sono stati anche dei momenti peggiori per i ragazzi, per Deborah sono state le critiche ricevute da alcuni componenti della giuria, in particolare Gabry Ponte, Vincenzo non ne ricorda mentre Alessio rammenta quando per primo ricevette la maglia nera per decisione di Klaus e poi vinse la sfida giudicata da Sarcina; il leader dei Dear Jack sottolinea la professionalità dei suoi musicisti che non si arrendevano mai, senza alcun attimo di pausa, mentre lui era il “pigrone” del gruppo.

Tra i momenti migliori invece, per Deborah c’è stata l’opportunità di duettare con artisti importanti come Anastacia, Giorgia o Nek, aver conosciuto un’artista come Fiorella Mannoia e aver potuto incidere un disco; sia per Vincenzo che per Alessio, il momento migliore è stato quello della maglia verde, il latinista aggiunge anche aver ottenuto il riconoscimento con il Premio di Categoria. Deborah si porterà nel cuore Maria, la “mamma famosa” come detto da Alessandra Amoroso in una puntata e le persone che lavorano con lei, Vincenzo a sua volta tutti coloro che lavorano dietro le quinte e l’amicizia con la sua compagna di squadra; Alessio si ricorderà di Pino Perris e di Vincenzo Campagnoli, due “veri” insegnanti e quasi dei secondi genitori, e di Maria, “la mamma di tutti”, una sorta di “divinità” che poi è una persona “bellissima e normalissima” sempre pronta a “tirarti su” nei momenti di sconforto.

L’esibizione che verrà ricordata è per Deborah quella con Moreno in dialetto sardo, Vincenzo pensa a “Guarda che luna” e Alessio quando ha cantato “Insieme a te sto bene” di Battisti; la cantante si è pentita di essersi comportata come la “maestrina” della classe, Vincenzo è contento di come ha affrontato il proprio percorso cercando di parlare il meno possibile in dialetto e Alessio, se tornasse indietro, vorrebbe farlo con la mentalità che ha oggi. I ragazzi appena usciranno come prima cosa vorranno riabbracciare i propri famigliari e, nel caso di Deborah, il fidanzato; Alessio non si vergogna di definirsi un mammone, uno al quale manca “il bacio di mamma” e l’odore di casa sua ed è proprio questo ciò che gli è mancato.

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Ci sono stati anche momenti divertenti nella scuola, Deborah ricorda quando ballava (o perlomeno tentava) con Vincenzo per essere “la prima ballerina della scala di casa sua” e le sveglie degli insegnanti, in primis quella di Carlo Di Francesco; Vincenzo rammenta gli scherzi con la schiuma da barba fatti con Deborah e la partita di pallavolo in giardino e Alessio quando durante le prove con la sua band mimavano la macarena e lui si proponeva in imitazioni, tipo quella di Zanforlin.

Infine, se dovessero portare via degli oggetti dalla casetta come ricordo, Deborah prenderebbe la tazza della colazione e la felpa; Vincenzo vorrebbe incorniciare la sua felpa bianca e vorrebbe portar via la sua tazza rossa, Alessio invece vuole il tostapane verde (che non ha a casa) e la maschera da mostro, con cui faceva sempre spaventare Giada.

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