Fiction: “Non è mai troppo tardi”: il commento del regista Giacomo Campiotti

Fiction: “Non è mai troppo tardi”: il commento del regista Giacomo CampiottiTra poche ore andrà in onda su RaiUno la prima delle due puntate della nuova fiction “Non è mai troppo tardi“, miniserie televisiva con Claudio Santamaria che racconta quella che fu la vita e la carriera di Alberto Manzi, celebre insegnante, personaggio televisivo e scrittore italiano noto principalmente per essere stato il conduttore della trasmissione televisiva “Non è mai troppo tardi“, andata in onda fra il 1959 ed il 1968 (qui la preview della fiction).

La vita di Manzi, lo ricordiamo, si è concentrata principalmente nella lotta contro l’analfabetismo: proprio per questo motivo, dopo aver insegnato a novanta ragazzini in un carcere minorile di Roma, divenne conduttore del programma televisivo da lui stesso ideato “Non è mai troppo tardi”, al fine di insegnare a leggere e a scrivere agli italiani che avevano superato l’età scolare, ma che non ne erano ancora in grado.

[adsense]

In attesa di vedere la prima puntata su RaiUno, ecco qui di seguito il commento del regista di questa fiction, Giacomo Campiotti:

“Sono veramente grato ad Angelo Barbagallo e alla Rai e per avermi affidato la regia di questo progetto. Per me, laureato in Pedagogia e maestro mancato è ovviamente un progetto speciale.

Raccontare la storia del Maestro Manzi è importante non solo per ricordare un grande uomo, ma anche per porre al centro dell’attenzione, in questo momento drammatico, l’importanza della scuola e dell’educazione dei ragazzi come base necessaria per la sopravvivenza di una civile convivenza sociale.

Alberto Manzi è un Maestro che ai ragazzi non insegna nozioni. Insegna a “pensare”. Lavora con loro per formare uomini liberi, capaci di scelte libere.

Per fare ciò lotta con tenacia contro ogni ostacolo: l’ignoranza e la pigrizia dei singoli individui o l’ottusità delle grandi istituzioni. Ma mai si arrende e mai trova scuse per rinunciare a  fare tutto quello che può.

Questo è, secondo me, l’insegnamento più importante ancora oggi per tutti noi, purtroppo abituati al lamento (anche se giustificato).

Non dobbiamo rinunciare a lottare e a protestare ma comunque qualsiasi persona può e deve continuare a compiere anche nelle situazioni più difficili il proprio dovere nella maniera più sincera, unica, e creativa possibile, realizzando quei piccoli ‘miracoli’ che contageranno le persone intorno a se e miglioreranno un po’ il mondo…

Sono due puntate apparentemente molto diverse ma sottilmente unite da questa forte tensione ‘morale’.

[adsense]

L’approdo di Alberto in una televisione ancora decisamente orientata ad esercitare la sua vera, unica vocazione di Servizio Pubblico non ha niente di casuale. E’ anzi il punto di arrivo naturale di un lungo percorso iniziato in un carcere minorile, come unico maestro di 94 ragazzi, dai 9 ai 17 anni in un’enorme ‘aula’ senza banchi, sedie, libri…

Chi meglio di Alberto Manzi avrebbe saputo trovare le parole (e i disegni!) per farsi ascoltare, per stimolare, dare fiducia, amare milioni di italiani analfabeti di ogni età combattuti tra il desiderio e la vergogna…”

La fiction, prodotta da Bibi Film Tv in collaborazione con Rai Fiction, annovera nel cast, al fianco di Claudio Santamaria, anche Nicole Grimaudo, Gennaro Mirto, Francesco Marchioro, Andrea Tidona, Roberto Citran, Emanuela Grimalda, Lucia Mascino, Alberto Molinari, Lele Vannoli, Moise Curia, Lorenzo Guidi, Alessandro Natale, Giorgio Colangeli, Edoardo Pesce e Marco Messeri.

Vi ricordo, intanto, che per tutte le altre notizie, curiosità, anticipazioni, riassunti e video streaming Rai della fiction “Non è mai troppo tardi” potete sfogliare l’apposita categoria che trovate sul nostro sito, oppure cliccando anche qui.

Fonte: Rai

Comments

No comments yet. Why don’t you start the discussion?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.