Ti Lascio una Canzone 7: manca il coraggio di osare

Ti Lascio una Canzone 7: manca il coraggio di osare

Ti Lascio una Canzone: dopo 7 anni ci vuole più coraggio

Non basta rivoluzionare il meccanismo della gara. Non basta contestualizzare la formula alla ricorrenza dei sessant’anni della Rai. Non basta nemmeno più costruire il programma solamente sulla bravura dei bambini, perché di piccoli talenti in sette edizioni ne abbiamo conosciuti tanti.

La prima puntata di Ti Lascio Una Canzone, ieri sera su Rai1, ha avuto tutta l’aria di un grande déjà vu. Zero novità, ritmo lento, sistema di gara scontato. Il programma ha evidentemente deciso di puntare sul suo pubblico storico, proponendo bimbi di grande talento, vestiti da prima Comunione, per la gioia delle mamme e delle nonne a casa, e belle canzoni, eseguite già più volte nelle sette edizioni del programma. Non a caso a vincere è stata “Un amore così grande”, una hit di TLUC fin dalla sua prima edizione.

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Probabilmente ha pesato la svolta dello scorso anno, quando il programma è virato completamente verso il talent, portandosi dietro polemiche e cali d’ascolto. Certo, va bene l’idea di ritornare alla “festa della musica”, alla”gara tra canzoni e non tra bambini” (anche se le due cose finiscono inevitabilmente per mescolarsi), ma provare a introdurre elementi nuovi non sarebbe una cattiva idea. Magari per provare ad attirare anche una nuova fetta di pubblico. La beat box, ad esempio, che gli spettatori del sabato sera di Rai1 hanno conosciuto lo scorso anno in “Altrimenti ci arrabbiamo” ma è ancora poco inflazionata.

Già, perché mai come oggi di ragazzi che fanno rap le televisioni ne sono piene. E non basta.

Giulio Oliani

1 Comment

  1. massimo

    Gentile autore, sono d’accordo con Lei. Mia figlia ha partecipato alle selezioni di Ti lascio una Canzone 7 senza avere grandi aspettative in quanto sapeva che il genere che proponeva (jazz e pop-jazz) era insolito rispetto a quello sentito e stra…. risentito in tutte le edizioni precedenti. Inaspettatamente ha superato le selezioni ed il primo provino, e quindi ho pensato che finalmente quest’anno, visto che ribadivano che ci sarebbero state grosse novità, avevano deciso di cambiare un po’ il genere musicale della trasmissione. Ma mi sono illusa in quanto all’ultimo provino mia figlia non è stata scelta. E la conferma l’ho avuta guardando la trasmissione. Non le nascondo che tutti i commenti che ho letto sono simili al suo e ciò mi fa piacere perché spero che in futuro vengano prese delle decisioni diverse. La musica non è solo quella del passato ma c’é anche tanta bella musica del presente. E il presente….. non può risalire a 10-20 anni fa.
    Mia figlia che ha solo 11 anni, ma che per la sua età è molto matura, ha infatti riportato su facebook di Ti lascio una canzone le parole di un famoso direttore d’orchestra Charles Munch indirizzandole al Maestro Deamicis proprio perché capisse che nella vita bisogna osare….. per distinguersi. Non a caso Charles Munch ai suoi tempi si rese famoso proprio perché era l’unico ad osare con musiche che nessuno aveva il coraggio di far suonare. Credo però che non sia stata capita, perché non ha ricevuto alcuna risposta…

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