Domani sera, martedì 3 Aprile, andrà in onda su RaiUno “Ragazze in web“, secondo di quattro film della collana televisiva “Mai per amore“, volta a raccontare delle storie legate allo stalking e alla violenza sulle donne (vedi qui l’articolo).
“Ragazze in web” racconta la storia di due ragazze, Claudia (Carolina Crescentini) e Silvia (Francesca Inaudi), che, per mantenersi economicamente, decidono di vendere la propria immagine di bella ragazza su internet. Fino a quando Claudia, mescolando la vita virtuale con quella reale, decide di incontrare un suo “immaratore”, decisione che porta con sè inevitabili conseguenze.
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Nel corso di un’intervista a Rai.tv, la prostagonista Carolina Crescentini ha avuto modo di parlare della fiction e del suo personaggio, Claudia:
” ‘Ragazze in web’ racconta la storia di due ragazze, due universitarie, che per pagare l’affitto scelgono di vendersi in rete, fanno le ‘webcam girl’. Ho scoperto che è un’attitudine molto diffusa, non voglio giudicare perchè ognuno può fare quello che crede, però devi sapere che se ti vendi a pagamento in rete non stai facendo una cosa che non è prostituzione. Il film racconta la storia di queste ragazze e tutto quello che gira intorno a questo mondo… nell’era dell’hacker diciamo che è un po’ pericoloso…”
Parlando del suo rapporto con il web, invece, l’attrice dice:
“Il mio rapporto con il mondo del web è sereno ma sono ancora in apprendimento, perchè onestamente io e la tecnologia non andiamo troppo d’accordo! Però sicuramente internet è un universo molto comodo, per avere delle informazioni veloci, allo stesso tempo è pericoloso, perchè dietro a un avatar si nasconde chiunque. La democrazione dell’informazione di internet lede il concetto di professionalità dell’informazione, e quindi è un’arma a doppio taglio…”
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Carolina Crescentini ha poi elencato i messaggi che, per lei, questa fiction potrà comunicare a tutti coloro che la seguiranno:
“Sono tanti i messaggi di questo film, sono veramente tanti. Il primo è: non pensare che vietando di far uscire tuo figlio o tua figlia risolvi qualcosa perchè dietro ad un computer ci possono essere più pericoli della piazza sotto casa. Allo stesso tempo un altro messaggio è: non facciamo finta di niente, questa è una realtà, quindi dobbiamo parlarne, perchè io veramente non sapevo di questo mondo, mi sono informata, ho letto dei libri, ho letto delle interviste, e da lì ho avuto grandi password da tante persone, perchè è diffuso e frequentato, e se è un mondo frequentato è necessario conoscerlo in qualche modo. Allo stesso tempo un altro messaggio è: assumiti la responsabilità di quello che fai, perchè anche non c’è contatto fisico, questo è il grande alibi delle ‘webcam girl’, dici ‘Ma non mi sto vendendo’, ma invece si, e ricordati che da un indirizzo mail, o quello che è, un hacker sa risalire al tuo indirizzo di casa…”