In queste settimane lo stiamo vedendo nelle puntate della terza serie di “Tutti pazzi per amore“, ma, dopo oltre dieci anni, Emilio Solfrizzi tornerà a recitare anche a teatro in una commedia inglese degli anni ’70, “Due di noi“, che debutterà a Pistoia il 16 Dicembre, accanto alla mitica attrice Lunetta Savino.
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Nel corso di un’intervista a “Quotidiano.net“, Emilio Solfrizzi ha parlato del successo di “Tutti pazzi per amore” e della svolta che la fiction ha segnato nella sua carriera:
“Non solo la grande popolarità, quanto la sensazione di essere stato sdoganato, con quella serie, di avere raggiunto la definitiva accettazione. Perché anche ‘Sei forte maestro’ mi aveva dato una buona popolarità, ma ‘Tutti pazzi per amore’ è stata una svolta nella mia carriera perché è riuscita a coniugare visibilità e qualità. Sono molto orgoglioso di essere protagonista di questa fiction perché, a mio vedere, è una di quelle che dà contenuti veri alla televisione…”
Parlando della terza serie, accusata di aver perso un po’ di smalto e di carica innovativa, l’attore ha invece detto:
“La prima serie aveva portato una tale ventata di novità che, a mio avviso, aveva reso acritico chi la guardava. Già la seconda serie ha avuto critiche più aspre, ma, alla fine, le è stata riconosciuta la volontà di proseguire sulla scia dell’innovazione. Alla terza serie, l’atteggiamento generale è quello di chi dice, ‘adesso vediamo un po’ cosa sono riusciti a fare’. Io credo, comunque, che anche con questa terza serie, siamo di fronte a una fiction straordinaria e che la voglia di proseguire nella strada dell’innovazione, è una scommessa vinta…”
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Parlando di un’ipotetica quarta serie, invece, l’attore dice:
“Bisogna vedere se la Rai deciderà di fare una quarta serie. A quel punto bisognerà capire quali saranno le prospettive del personaggio, la sua evoluzione. Avendo una stima enorme per le persone che lavorano a ‘Tutti pazzi’, valuterò sempre con la massima attenzione le loro proposte. E con sentimenti di gratitudine nei loro confronti, per l’attenzione che questa gente ha avuto verso di me. Ma se dovessero venire anche altri progetti stimolanti, li accoglierei con interesse…”
