Call of Duty: Modern Warfare – Il ritorno di una saga storica

Infinity Ward firma il ritorno di una serie iconica nella storia degli sparatutto. Call of Duty: Modern Warfare è finalmente tra noi! Ecco la nostra recensione.

Call of Duty Modern Warfare

  • Nome completo – Call of Duty: Modern Warfare
  • Piattaforme – PS4, XOne, PC
  • Developer – Infinity Ward
  • Producer – Activision Blizzard
  • Distribuzione Disco/Digitale
  • Data di uscita 25 ottobre 2019
  • Genere – FPS, Azione
  • Versione testata – PS4

Otto anni e otto capitoli ufficiali di Call of Duty separano questo nuovissimo Modern Warfare dal terzo capitolo della saga dedicata al Capitano Price e al suo team; una grande storia in tre capitoli che pensavamo pienamente conclusa sin dal lontano 2011. Poi l’annuncio, arrivato lo scorso giugno durante l’E3 di Los Angeles, e i mesi di anticipazioni e di attesa appena trascorsi: il risultato sarà valsa l’attesa?

La guerra nel nostro contemporaneo

La sfida più grande proposta dalla narrazione alla base della campagna single player di Call of Duty: Modern Warfare sta tutta lì, nel titolo. Mai il termine “moderno” è stato più pregnante nell’arco evolutivo del brand: le operazioni militari al centro dell’intreccio non sono solo ambientate nel 2019, ma sono a tutti gli effetti nostre contemporanee per quanto riguarda temi, scelte stilistiche e modalità di scrittura.

Rifiutando di prendere le mosse dal lavoro già svolto nella trilogia precedente, questo nuovo capitolo affronta di petto il terrorismo che scuote il mondo odierno e l’utilizzo del gas e tortura ai fini di guerra, non esitando a tratteggiare ritratti morali individuali e nazionali più complessi e sfaccettati di quanto siamo abituati a vedere all’interno di un videogame (a tratti, viene in mente la grandiosità di titoli passati come Spec Ops: The Line). Interessante la questione del review bombing russo a danni del titolo; insomma, siamo davanti ad un’opera di finzione che graffia e fa discutere, una volta tanto. Assisteremo anche a missioni evidentemente basate su reali fatti di cronaca militare, altro punto a favore per gli amanti dello scandalo facile. Non diremo altro per non incorrere in alcun tipo di spoiler, ma fidatevi: siamo su alti livelli.

Per quanto riguarda la sceneggiatura, si viaggia in genere su alti livelli, che purtroppo vanno scemando man mano che si procede spediti verso il finale di gioco, che sa di fatto di già visto e fallisce nel generare entusiasmo. I restanti difetti sono i soliti: bassa rigiocabilità, e longevità non eccelsa.

Fuoco e fiamme

Call of Duty Modern Warfare

Diciamolo chiaro: a livello grafico, questo Modern Warfare è una vera e propria gioia per gli occhi. In particolare, i livelli di fotorealismo raggiunti dal punto di vista dell’illuminazione, che si tratti di fonti di luce artificiale o naturale, come fuoco ed esplosioni, sono eccellenti. Le riproduzioni delle armi sono altrettanto perfette, come e meglio del solito per la storica saga Activision. Nulla da dire anche sul comparto sonoro, che oltre che sugli ottimi effetti sonori e al voice acting si appoggia al meraviglioso score originale composta dalla talentuosa Sarah Schachner; bene anche l’adattamento italiano, impreziosito da buoni lavori di traduzione e doppiaggio.



E per quanto riguarda il gameplay? La decisa virata verso il realismo implica poche novità, ma tutte o quasi sono di spessore. Dalla modalità denominata appunto “realismo”, che rimuove l’HUD, alla possibilità di sparare con la propria arma secondaria anche arrampicati su una scala, fino alle opzioni di dialogo che ogni tanto ci verranno fornite e determineranno l’andamento della missione e l’atteggiamento avuto nei nostri confronti dagli NPC.

Le maggiori novità riguardano le cinematic, che questa volta vedremo in terza persona per favorire uno sviluppo maggiore dei personaggi che interpreteremo nel corso delle varie missioni del titolo, e soprattutto la necessità di distinguere nel giro di pochi istanti quali tra gli NPC rappresentino davvero una minaccia per noi e quali no; capiterà spesso di dover evitare con la nostra potenza di fuoco civili in panico che sbucano da ovunque, oppure di temere assalti da qualche falso degente steso su lettini ospedalieri, o che una madre con carrozzina apra il fuoco all’improvviso… Il terrore e il peso della scelta tra la vita e la morte.

(Multi)giocare a fare la guerra

Call of Duty Modern Warfare

Il regno del multiplayer, in attesa dei quattro DLC totalmente gratuiti che verranno rilasciati nel corso dei prossimi mesi, risulta già incredibilmente vasto e variegato. Anche qui, la ricerca di Infinity Ward verso il realismo si fa notare in primis dalla possibilità di disabilitare l’HUD, e ancora di più dalla scomparsa dei classici “puntini rossi” a indicare la presenza nemica sulla mini-map, che riattiveremo solo richiedendo il supporto UAV. Le possibilità di customizzazione delle armi che popolano il gioco non sono mai state così ampie , mentre diversi personaggi/avatar andranno a sbloccarsi man mano che le ore di gioco si accumulano.

Le possibilità offerte dall’armaiolo sono davvero infinite, e ogni singola build andrà ad influenzare pesantemente la letalità e tatticità dei match, andando quasi a donare una componente da GDR classico al titolo. Un incentivo a giocare la campagna arriva dalla possibilità di sbloccare solo tramite essa determinate skins e abilità, oltre che i classici punti EXP. 

Più siamo e meglio è

Nuove modalità di gioco, oltre a quelle classiche, includono mini-deathmatch due contro due da svolgersi in mappe debitamente proporzionate, con rotazione casuale delle armi ad ogni round, e soprattutto la Guerra Terrestre, una vera e propria guerriglia ad ampio raggio che coinvolgerà sessantaquattro players in due team, modalità “à la Battlefield” che necessita però di alcuni piccoli aggiustamenti che si spera non tardino ad arrivare per ridurre la frustrazione indotta dal frequente spawnkill.

Interessante la concezione delle Spec Ops, che di fatto portano avanti la storia di gioco oltre la campagna single player; se l’idea è brillante, l’esecuzione non lo è di certo. Si finisce quindi a soffrire molto presto di una certa ripetitività negli obiettivi e nell’effettiva cooperazione richiesta, che vanno poche oltre la rianimazione e il fare fuoco tatticamente. Non aiuta una scrittura rapida e semplicistica, che riduce la portata e la riuscita di un grappolo di missioni che avrebbero potuto osare ben di più. Di fatto, un’occasione quasi totalmente sprecata.

Commento finale

Call of Duty: Modern Warfare è la riprova ultima del talento creativo del team di developers di Infinity Ward. Attualissima nei temi (tralasciamo le polemiche sulla rappresentazione della Russia), la nuova incarnazione del buon vecchio Modern Warfare è una gioia per gli occhi e per il pad, tra piccole ma apprezzate novità di gameplay e missioni dal ritmo forsennato. Lo stesso discorso vale per il multigiocatore, mai stato più vario e profondo; invece le durissime Spec Ops forniranno ore di contenuti aggiuntivi, ma risultano quasi un buco nell’acqua. Minato da un finale troppo rapido e già visto, l’ultimo capitolo dell’eterna saga di COD non può che dirsi un ottimo titolo, destinato a far parlare di sé e tenerci incollati allo schermo grazie ai futuri DLC, tutti disponibili gratuitamente per i possessori del gioco. Bene così!



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