Amityville – Il Risveglio: Recensione

Amityville – Il Risveglio. Il Male riemerge dagli anni Settanta e torna a colpire nelle sale del 2017!

Amityville - Il Risveglio

  • Data di uscita: 23 Agosto 2017
  • Genere: Horror
  • Regia: Franck Khalfoun
  • Sceneggiatura: Franck Khalfoun
  • ProduzioneBlumhouse Productions, Dimension Films, Miramax, Panic Ventures
  • Distribuzione: Notorious Pictures
  • Durata: 85 minuti

Nessun cult, nessun classico del Cinema horror può salvarsi dalla furia dei remake/reboot Hollywoodiani degli ultimi tempi. Innanzitutto dunque sappiate questo: “Amityville – Il Risveglio” non è un remake, e non è nemmeno un reboot. È un sequel a pieno titolo, ed è molto più intelligente del previsto. Vediamo insieme perché!

Un cast d’eccezione per un film che sa di ritorno al passato

Amityville Il Risveglio

Una famiglia trasloca in una bella e grande casa, e per giunta a poco prezzo.  Ma la casa custodisce un segreto, legato a oniriche ed esoteriche forze del Male. Quanti film abbiamo visto iniziare così, e quanti ancora ne vedremo? Qualche salto sulla sedia realizzato di maniera, e poi tutti verso casa con il sapore dei pop-corn in bocca ed il film già cancellato dalla mente. Una storia già vista, che puntualmente confeziona horror patinati e pacchiani, dove l’orrore fa posto allo spavento puro. Infinitesimale. Ma non è questo il caso.

E non è questo il caso perché “Amityville – Il Risveglio” è un buon film di genere. Con buoni attori, buona tensione, ottima regia e splendida fotografia. Girare un horror standard, oggi, significa non solo aprire la porta ai cliché ma anche all’idiozia. Ed è questa la prima cosa che il regista Franck Kalfhoun evita. Sono le variazioni a rendere speciale questo piccolo, curioso film horror. Innanzitutto, una volta tanto, lasciare la Casa Stregata è davvero impossibile. Sì, perché il personaggio di James (Cameron Monaghan, alias il Joker di “Gotham”) non solo è inquietante quanto basta, ma anche la chiave del mistero e della profonda razionalità del tutto.

Questioni di premesse e di conclusioni

Amityville Il Risveglio

I salti sulla poltrona, come previsto, abbondano. Ma sono realizzati ad arte. E così la prima parte scorre, pur con qualche cliché di troppo, ma anche con consapevolezza di sé e meno voglia di prendersi sul serio del previsto. E rivendicando il coraggio di essere un sequel, dove l’unico Personaggio ad essere rimasto è Lei, la Casa, quella mitica struttura coloniale degli anni Settanta. Teatro degli stessi omicidi che già conosciamo, e del film che già amiamo. Coraggio non da poco, al giorno d’oggi.

Dove il film crolla pesantemente, invece, è nella seconda ed ultima parte. La tensione cala, l’atmosfera viene meno, gli spaventi si fanno manieristici e quasi raffazzonati. Il film perde la sua ironia di fondo, decide di provare la strada dello slasher sovrannaturale ma istantaneamente cessa di far paura. L’ignoto non esiste più. Il sangue, già prima appena accennato, scompare. E la chiusura arriva presto, troppo presto. Un vero peccato. Sia chiaro, però: il gusto della vicenda resta, e il colpo di scena riuscito non manca. Qualcosa  si va a perdere, ma quel che resta è, ripetiamolo, un buon film. Non un film eccellente. Non un film imperdibile. Un buon film. E ce n’è così bisogno, nel 2017, di horror mainstream sopra la media…

Commento finale

“Amityville – Il Risveglio” è un horror contemporaneo intrigante, che recupera dall’originale qualche buon riferimento e parte dell’atmosfera. Se la prima parte, pure infarcita di classici salti sulla poltrona, risulta interessante e ben ritmata, aiutata da una messa in scena sopra la media odierna del genere, il film soffre nella seconda metà in quanto a spaventi e mistero. Tutto sommato godibile, e consigliato agli amanti del genere.

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