Da Made in Sud a Gomorroide al cinema: I Ditelo voi si raccontano [Foto]

I Ditelo voi intervista
I Ditelo voi

Esce il 9 marzo al cinema Gomorroide il film. Dalla trasmissione “Made in Sud” arrivano al cinema  gli uomini di Gomorra… i Gomorroidi, geniali personaggi creati dalla mente irriverente de I Ditelo Voi, i beffardi Lello Ferrante, Mimmo Manfredi e Francesco De Fraia, che, ancora una volta, con la loro satira ironica, tagliente, spregiudicata, sottile, mordente, canzonatoria hanno fatto centro, con una narrazione intelligente infusa da dialoghi vivaci dal peso emotivo. Il loro motto, in questo film, è: Fermiamo tutto ma non blocchiamo la satira sulla camorra.

Rifanno il verso a Gomorra – La Serie, telefilm che, al suo debutto, fu attaccato con fervide proteste da parte del popolo napoletano, non per questo ottennero più pubblicità, in tutta la città di Napoli furono affissi dei manifesti contro la fiction Sky: “Gomorra su Sky per l’interesse di pochi… altra “MERDA” sul popolo napoletano … e la politica se ne frega! VERGOGNATEVI TUTTI!”

Che cosa succederà in questo film de I Ditelo Voi, cerchiamo di capirlo attraverso quest’intervista “serissima”. E, comunque, permettetemi di riassumere il tutto per voi subito: se amate una bella risata, andate a vedere Gomorroide.

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Gomorroide il film esce a marzo, però anticipateci e date degli indizi per cui i nostri lettori devono andare a vedere il vostro film?

Lello: Gli indizi li possiamo dare  dando delle cartine stradali, indicando dove saranno i cinema da trovare il nove marzo.

Francesco: Tra l’altro stiamo facendo dei pullmini per andare a prenderli tutti a casa, tipo una vendita porta a porta.

Mimmo: È un film on the road, nel senso che bisogna trovarlo in giro.

Lello: In quest’epoca di War Games e di film al sapore di camorra,  noi cosa facciamo? Il verso alla camorra o meglio lo facciamo fare ai personaggi di questo film, Gomorroide. Si vedrà un telefilm nel film che ha molto successo, anche se la cosa è abbastanza paradossale ed utopistica, come la serie Gomorra. Questo telefilm però prende in giro la malavita organizzata, che a sua volta si ribella e minaccia gli attori, che interpretano questo telefilm, e saranno costretti a scappare.  Da qui partono una serie di vicende rocambolesche. Ci sarà un programma di protezione al pari di Roberto Saviano.  Tutto, poi, capitolerà nella fase finale, nello scontro…

I Ditelo voi  intervista
I Ditelo voi

Mimmo: Scusate, posso chiedere una cosa? Io stavo qua e stavo dormendo e ho sentito. Io sono uno che viene al “cimena”, pagherà un biglietto, fatemi parlare, cioè questi partono così, come Saviano, e, la gente non dice niente?

Lello: No, la gente non è che non dice niente…

Mimmo: No, vorrei capire se il napoletano protesta e dice finalmente qualcosa… Francesco: Assolutamente sì. Il popolo insorgerà contro questo provvedimento, perché la serie verrà fermata e tutti quanti si lamenteranno. Fermiamo tutto ma non blocchiamo la satira sulla camorra.

Lello: Mai. La satira, in generale, non va toccata.

Mimmo: E voi pensate che una risata possa risolvere il problema? Ragazzi ma io non vengo al “cimena”…

Francesco: Una risata può anche ucciderti.

Lello: A parte tutto, questa risata dovrà solamente e certamente ispirare le persone, per il resto poi tutto andrà da sé.

Saviano che cosa dice?

Francesco: Non lo sappiamo cosa dice, aspettiamo che venga a vedere il nostro film.

Lello: Noi abbiamo guardato un po’ tutto il percorso di Saviano, lo abbiamo fatto anche in modo serioso, per poi cercare di riderci su. Anche se con lui non ne abbiamo parlato.

I Ditelo voi  intervista
I Ditelo voi

Gli leveranno la scorta allora…

Francesco:  E la metteranno a noi!

Risate, comicità, ironia, però poi c’è anche un messaggio serio…

Lello: Sì, se lo si vuole cogliere.

Mimmo: Cogliere? Quello c’è proprio. Io ho visto l’anteprima e ci sono dei passaggi importanti, come quello che la gente protesta per strada…

Francesco: Anche il passaggio a casa in auto è importante, Mimmo.

Lello: Noi non siamo così preponderanti da dover per forza lanciare un messaggio.

Lo si evince e, ripeto, più che un’arma contro la malavita, c’è una piccola ispirazione, molto importante, che è quella di sfruttare la satira.

Come avete fatto a girare questo film? Tra varie interruzioni a causa delle risate, del prendersi in giro o perché qualcuno si faceva male, come la botta che ha avuto seriamente sull’occhio Mimmo da Elisabetta Pellini…

Mimmo: Non parliamo delle botte che mi ha dato Elisabetta. Detta così sembra anche un po’ volgare.

Francesco: Sarebbe stata volgare se avessimo detto: “Abbiamo dato una botta ad Elisabetta”, invece, Elisabetta ha dato una botta a noi sull’occhio.

Ogni tanto, quindi, dovevate interrompere le riprese?

Lello: Non solo per le risate, ma anche per l’energia che veniva sfruttata sul set che, nonostante la nostra veneranda età, ancora ne abbiamo tanta.

Francesco: Devo dire la verità, siamo stati redarguiti più volte dall’aiuto regista che non c’ha risparmiato nulla.

Mimmo: Essendo un film low budget ci siamo interrotti poche volte. Siamo stati più seri del previsto sul set.

Quali sono le vostre storie singolarmente…

Mimmo: Io sono divorziato.

Francesco: No, sta parlando dei personaggi del film. Sta chiedendo di qualcosa meno personale.

Ci saranno più ruoli per voi in questo film?

Mimmo: Certo. Noi faremo i belli i brutti e i cattivi.

Altri attori insieme a voi?

Lello: Ci sarà Lavinia Biagi, Elisabetta Pellini, Titti Cerrone, Nicola Nocella, Francesco Paolantoni, Gianni Ferreri, Maurizio Casagrande…

Mimmo: Gli sconosciuti siamo noi, praticamente.

Francesco: Ci sono tanti altri attori, anche gli amici di Made in Sud. Carmine Monaco, ‘o track di Gomorra, dovevamo avere una versione comica di un personaggio importante di quella serie.

Lello: È stata una scelta molto intelligente, da parte di Carmine, perché dalla situazione seria è riuscito a passare, in questa commedia, con tanto spirito, ed è stata apprezzata da noi.

Un plauso anche a Nando Mormone che ha investito su di voi?

Lello: Certo. Non solo a Nando Mormone, ma anche alla Bronx film di Gaetano Di Vaio e tutti i collaboratori. Si sono associate due realtà abbastanza vicine ma non uguali e si tratta di un esperimento anche a livello produttivo molto interessante.

La sceneggiatura, invece, è stata scritta non solo da voi…

Mimmo: L’abbiamo copiata.

Lello e Francesco: No, no, no.

Francesco: La sceneggiatura è stata scritta da noi tre e da Francesco Prisco, il nostro supervisore artistico.

Lello: Si può dire che prima collaboravamo a sei mani, adesso, invece, collaboriamo con gli ottomani.

Francesco: Questo fa capire che non siamo ignoranti.

Lello: Mi licenzio da solo.

Riprendete in questo film quello che successe all’inizio della serie Gomorra. I napoletani affissero in tutta Napoli cartelli riprovevoli contro questa serie, la trovavano ignobile…

Lello: Nel nostro film,  i napoletani saranno tutti pro Gomorroide, abbiamo messo un accento su quella che è la vera intelligenza del popolo napoletano,  proprio perché il film tratta di satira e i napoletani sanno quanto è importante.

Francesco: Mi aspettavo che dicessi Intellighenzia.

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Durante le riprese, quindi, avete coinvolto anche il popolo napoletano?

Francesco: Certo. Abbiamo girato a Napoli e coinvolto le persone che sono vicino a noi. Hanno partecipato anche volentieri i napoletani che hanno dimostrato, ancora una volta, grande affetto. Il film l’hanno fatto con noi e ciò ci riempie di orgoglio e di gioia.

Lello: Non solo grande affetto ma anche grande intelligenza e grande preparazione teatrale, perché abbiamo preso delle persone per strada, per rendere la cosa un po’ più realistica, e, hanno risposto e sono stati degli interpreti meravigliosi.

Mimmo: Diciamo che il nostro è un neorealismo in napoletano, quando non ci sono soldi, si prende gente per strada, vieni ‘a recità, vié…

Quali saranno i vostri impegni dopo la promozione del film?

Mimmo: Abbiamo due sfratti da fare…

Francesco: Non intendeva questo.

Siete stati anche in America con il vostro show…

Francesco: Abbiamo svaccato in America.

Mimmo: Sbancato!

Lello: Sì, siamo stati in America.

Francesco: Al di là dei Pirenei…

Lello: Ci sono parecchi italiani, direi tantissimi italiani, anche di più di quelli che uno s’immagina. Siamo stati in Canada, una bellissima esperienza. In America, a Boston. Ritorneremo per andare ad Atlantic City, a Chicago etc.

I Ditelo voi intervista
I Ditelo voi

Avete postato, infatti, dei video sulla vostra pagina facebook, @iditelovoiofficial, durante questo breve tour…

Francesco: Abbiamo tenuto informati i nostri follower attraverso dei video che ci vedevano in giro per i posti in cui siamo stati. È stata una grandissima, bella esperienza.

Riprende nei prossimi giorni Made in Sud. Ci sarà qualche personaggio nuovo o che cosa ci dobbiamo aspettare?

Francesco: Stiamo lavorando a cose nuove. Abbiamo nel cassetto diverse idee e stiamo cercando di farle quadrare per portarle in televisione e renderle quantomeno piacevoli.

Mimmo: Non me ne parlate, a me la televisione non mi piace, preferisco il “Cimena”.

Cinema e televisione a marzo e in teatro quando vi vedremo?

Lello: Ad aprile. Subito dopo il film, partiremo con il nostro tour teatrale e porteremo un’altra commedia nuova e speriamo faccia ridere.

Mimmo: Si tratta di una horror commedy. Porteremo l’horror a teatro, anche se lo abbiamo già sperimentato. Una storia che ha un lato horror abbastanza reale, abbiamo una bambina, che recita con noi, che è un mostro di bravura e noi siamo tre napoletani buttati nel mondo horror in una casa settecentesca, non aprite quella porca!

Intervista a cura di Nicola Garofano.

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