Bentornata Domenica In e bentornato Pippo Baudo!

Domenica In
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Quante volte in questi anni di brutte “Domenica In” infarcite di casi umani tristi, pesanti e poi di vecchie glorie della canzone italiana che hanno effettivamente fatto il loro tempo e di cronaca nera, di gossip beceri e di televisione urlata abbiamo sentito la mancanza di quello spazio pomeridiano della domenica, quello dove ancora oggi molte famiglie si siedono a tavola ed hanno la tv accesa per distrarsi, distendersi dopo una settimana di fatiche ma anche di brutte notizie di ogni genere? Ebbene ci voleva proprio lui, Pippo Baudo che nonostante i suoi 80 anni e anche se a ridosso della festa dei nonni dando vita e voce alla facile battuta ci ha riportato la cara, vecchia e amata Domenica In seppur in uno spazio ormai da anni ridotto. Baudo è ancora lui: perfezionista, preciso ma anche prevaricatore e pronto a bacchettare e rimettere in riga la sempre simpatica e brava Chiara Francini, ma rispettoso dei tempi televisivi che ha confezionato un programma veloce, senza troppe chiacchiere inutili con le interviste quelle belle, narrate, raccontate con al centro l’ospite di turno.

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Pippo Baudo è sempre lui ma è anche più composto, senza presentazioni roboanti, preparato e granitico come solo un grande della televisione come lui sa fare e ha saputo fare. Spesso diciamo spazio ai giovani ma davvero esistono giovani della tv italiana in grado di reggere il passo di un mostro sacro come lui oggi? Difficile a dirsi ma anche ad immaginarsi. Questa Domenica In scorre via piacevole con la musica dal vivo, l’orchestra, i libri, il cinema con la strizzatina d’occhio ai 40 anni dello storico contenitore domenicale. Tutto provato, tutto preparato nei minimi dettagli ma senza essere artefatto. Al netto dei risultati auditel che vedremo domani: finalmente un pò di sana vecchia tv che ancora oggi può trovare il suo spazio e la sua essenza. Bentornato Pippo, bentornata Domenica In!

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