Cosa bolle in pentola nei corridoio Rai, Mediaset e Sky circa i diritti televisivi sul calcio che da anni segna interessi multimilionari per i vari broadcast e pare che oggi la Guardia di Finanza stia cercando di vederci chiaro in questa faccenda e proprio in queste ore sono in corso ispezioni approfondite da parte delle fiamme gialle nei corridoio sia Rai che Mediaset che Sky: alla base di tutto ci sarebbe il forte sospetto che certi diritti tv in realtà siano frutti di accordi segreti tra le varie reti che nulla o poco abbia a che fare con la libera concorrenza.
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L’ipotesi investigativa all’esame di Antitrust e Guardia di Finanza è che l’esito finale della vendita dei diritti televisivi per le stagioni calcistici 2015-2018, espletata dalla Lega calcio nel giugno 2014, sia stato alterato da un accordo restrittivo della concorrenza, facendo un passo indietro, tornando all’estate dello scorso anno quando dopo una battagli lunga settimane Sky si era aggiudicata l’intero campionato sul satellite e Mediaset le partite delle migliori 8 squadre di serie A sul digitale terrestre (pari all’86% dello share). Un accordo definito al ribasso per tutti: a cominciare dalla Lega che ha incassato per il triennio 945 milioni di euro (572 dalla piattaforma satellitare di Rupert Murdoch, gli altri dal Biscione), meno dei 1.100 milioni offerti dai vari concorrenti. Anche per questo, già un anno fa, gli addetti ai lavori si auguravano che nessuno degli attori in gara usciti perdenti dall’asta, presentasse ricorso.
Ne dovremmo sapere di più prossimamente e forse ne potrebbero uscire dei grandi colpi di scena!
