Era difficile ipotizzare una sospensione della soap Il Segreto, vi ricordo che stasera va in onda la puntata in prima serata, visto il grande successo che la soap continua a riscuotere su Canale 5 ma invece avrà la sua bella sospensione in pieno periodo natalizio che andrà in questo caso dal 23 dicembre fino al 6 gennaio 2015 e quindi tornerà a partire dal 7 gennaio. Diciamo che rispetto ad altri programmi dell’ammiraglio è quello che va in pausa più tardi rispetto a tutti gli altri che si fermano prima. Una buona notizia invece per coloro che seguono la soap sin dalla prima puntata in replica su Rete 4 in questo caso non ci saranno interruzioni, un occasione magari anche per chi vuole rinfrescarsi un pò la memoria e proprio non riesce a fare a meno della soap.
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Altra buona notizia è che durante le festività, oltre all’appuntamento speciale in Prima Serata, a tenerci compagnia ci sarà Senza Identità, la fiction con Megan Montaner in onda a partire dal 12 dicembre 2014 ma di questo e della pausa torneremo a parlare meglio quando sarà il momento.
L’estetica della pausa rientra nel discorso globale di economia della conoscenza. La polemica che ha coinvolto il ministro Schwesig si è conclusa con le scuse della cancelliera tedesca; dal mio punto di vista l’intervento della Merkel sul piano della comunicazione si è caricato di una singolare debolezza perché il linguaggio della politica sta cambiando e non occorrono tanti giri di parole. La pausa rende bene l’idea di questa rivoluzione del linguaggio, infondo la comunicazione è una scienza esatta e se una cosa ti ha amareggiato non occorrerà aggiungere altro: i tempi sono cambiati! La notizia riportata da Der Spigel mi sembra un esempio calzante perché ti rendi conto che la mediazione (l’approccio del moderato)paradossalmente viene percepita come una forma di populismo… e poi quando si parla di diritti delle donne il pensiero corre sempre alla sinistra, dunque si apre il capitolo dell’identità. Oggi più che mai la gente s’interroga su chi è e su dove deve andare… mandare in onda un ciclo di film datatati non sarebbe la scelta migliore dal punto di vista stilistico, in termini di share funzionerebbe quasi certamente… per fortuna nessuno s’indigna per queste cose!