Cover Story di Sky TG24 HD: i soldi sottratti alle mafie

Cover Story di Sky TG24 HD: i soldi sottratti alle mafie

Cover Story di Sky TG24 HD: i soldi sottratti alle mafie

Bonificare la Terra dei Fuochi, sistemare gli uffici giudiziari disagiati, scongiurare i tagli al dipartimento della pubblica sicurezza e potenziare le forze dell’ordine. Utopia? No. Operazioni realizzabili, se solo si riuscisse a utilizzare il FUG, fondo unico giustizia, dove dal 2008 confluiscono tutti i soldi sequestrati alla criminalità organizzata e la cui gestione è affidata ad Equitalia Giustizia. Un tesoro di circa 3,5 miliardi, che dovrebbero finire nelle casse dei ministeri dell’Interno e della Giustizia per il potenziamento degli uffici giudiziari e delle forze dell’ordine. E invece, per una serie di vincoli imposti dal ministero dell’Economia, se ne utilizza soltanto poco più del 10%. Su 3,5 mld sequestrati sino ad oggi, ai due ministeri sono stati dati infatti appena 415 mln. E dinanzi all’ennesimo blocco degli stipendi e alla minaccia di una mobilitazione senza precedenti da parte delle forze dell’ordine, ci si chiede per quale ragione questo fiume di denaro non venga utilizzato.

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Proprio di questo si occupa la Cover Story di Sky TG24 HD, in onda oggi 8 settembre nel corso delle edizioni delle 11, delle 17 e delle 21. Il reportage a cura di Ketty Riga documenta come magistrati e forze dell’ordine rivendichino a gran voce l’urgente necessità di smobilitare queste ingenti somme di denaro. E per la prima volta, ai microfoni del canale all news, parla Equitalia Giustizia: “noi ci limitiamo ad applicare la legge – dice l’amministratore delegato Carlo Lassandroil cattivo funzionamento del FUG dipende da scelte politiche che non sono state effettuate. Il FUG – prosegue – è una sorta di notaio dei sequestri italiani. Registra il sequestro, ne amministra la vita intera e restituisce i beni all’avente diritto nel momento del dissequestro o allo Stato nel momento in cui c’è una confisca. Una somma sequestrata – spiega Lassandro – entra nella piena disponibilità dello Stato solo a fine processo e solo dopo una sentenza definitiva di confisca. Prima di allora deve restare bloccata nella cassaforte di Equitalia Giustizia”. Eppure Alfredo Mantovano, in Commissione Bilancio alla Camera, nel 2012 sollecitò più volte il loro governo a riferire su come venissero impiegati questi soldi, constatando che non se ne poteva utilizzare nemmeno un centesimo. “L’idea che mi sono fatto – ha detto Mantovano – è che questo è un caso clamoroso di cattiva burocrazia. Tutto si traduce nella difficoltà di mettere una firma a contanti o titoli che devono essere messi a disposizione. Come può un funzionario dell’Economia non rendere disponibili in pochi giorni queste risorse?

Cover Story ha cercato anche di avere riscontri dal Mef, ma senza successo. In Via XX Settembre tutti tacciono. E così, nel silenzio generale, quella burocrazia che oggi tutti dicono di voler abbattere continua a rallentare processi di miglioramento.

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