La cucina continua a sconfiare in tv: in autunno la pasticceria in prima serata con Caterina Balivo

La cucina continua a sconfiare in tv: in autunno la pasticceria in prima serata con Caterina Balivo

QUI SERA LE PROCHAIN GRAND PATISSIERCucina in tv come se piovesse, programmi e gare di cucina di ogni tipo su ogni canale e a qualunque ora come se non ci fosse un domani, i fornelli continuano ad occupare tutti i palinsesti televisivi italiani sia su digitale terrestre che su satellite tra format esteri doppiati e montati per l’Italia a programmi nuovi cosi come gare di cucina, dolci, torte e pasticceri di ogni genere, mancava solo Rai due ed ecco che in autunno dopo essere stata tanto in disparte arriva la grande occasione per Caterina Balivo con Il più grande pasticcere in prima serata nonostante con il suo Detto fatto su Rai due continui a non brillare in ascolti si vuole proseguire su questa strada.

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Sorvolando sui palinsesti autunnali della Rai che mettono una tristezza assoluta peccando ancora una volta di nessuna novità, l’approdo della Balivo in prima serata rappresenta l’unica vera novità anche se l’odore del flop clamoroso è già nell’aria ma non tanto per la conduttrice in se ma per questi soliti pseudo esperimenti del secondo canale Rai che per fortuna riproporrà anche Made in Sud, Pechino Express e Un boss in incognito, gli unici programma finora davvero azzeccati!

Lo show culinario della Balivo è basato su un famoso format francese, si tratta di un talent gastronomico dedicato ai pasticceri e ha la caratteristica di essere itinerante, e dunque senza studio. I giovani chef, semi-professionisti, si muoveranno per lo stivale, seguiti e valutati da 3/4 giurati. In ogni tappa, infatti, visiteranno uno o più luoghi nei quali nascono alcuni dolci tipici italiani e lì verranno seguiti da uno chef che di quei dolci è massimo esperto. Il tutto, ovviamente, per cercare di replicare o reinventare i dessert dello chef.

1 Comment

  1. Rossella

    Le generaliste si rivolgono al consumatore, ma la cosa peggiore è che si avvalgono di una contaminazione di linguaggi che evoca l’architettura italiana degli anni venti. Il programma della Balivo mi fa venire la pelle d’oca perché lei appare visibilmente fuori quadro. Guardare il suo programma ti fa sentire in odore di santità: ti sdoppi! Hai la strana sensazione di seguire contemporaneamente “Masseria Sciarra” e “In cucina con Casba”; da una parte c’è la Balivo che rappresenta la tradizione e dall’altra un razionalismo che concilia la tradizione mediterranea con il moderno. La scenografia ricorda la Casa del fascio e le inquadrature rievocano la concezione dello spazio di Piacentini: una volta ho visto una stampa di Piazza della Vittoria e lo studio mi da questa sensazione!

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