Fiction: “La mia bella famiglia italiana”, Alessandro Preziosi presenta il suo personaggio e il film tv

Fiction: “La mia bella famiglia italiana”, Alessandro Preziosi presenta il suo personaggio e il film tv

Questa sera, lunedì 17 Febbraio, andrà in onda su RaiUno la nuova fiction “La mia bella famiglia italiana“, film tv con protagonista l’attore Alessandro Preziosi (qui la preview della fiction).

Ambientata in Puglia, la fiction racconta la storia di Paolo Sanseviero, un ingegnere che dopo aver raggiunto il successo professionale in Germania ritorna in Italia dopo aver ricevuto una telefonata dal fratello che lo informa dell’imminente morte della madre.

Una volta arrivato al suo paese d’origine, però, Paolo scopre di essere stato ingannato: la madre sta benissimo e il vero motivo che ha indotto il fratello a chiamarlo è la disastrosa crisi economica che la famiglia sta attraversando.

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In Puglia, però, Paolo riscoprirà le sue origini, il legame con la sua famiglia e farà finalmente pace con il suo passato, segnato dal triste ricordo del padre e dal mistero legato alla sua morte.

Nel corso di un’intervista a Rai.tv, l’attore Alessandro Preziosi, che nella serie interpreta appunto il ruolo di Paolo Sanseviero, ha avuto modo di presentare questa fiction e di parlare del suo personaggio.

Anzitutto, parlando del suo personaggio e del suo cambiamento nel corso del film tv, Alessandro Preziosi ha spiegato:

“Paolo Sanseviero nasce in Puglia, viene allontanato dalla famiglia per delle ragioni che si scopriranno all’interno del film, vive in Germania e diventa un ottimo ingegnere meccanico, perchè costruisce dei robot molto tecnologicamente avanzati, ed è all’apice della sua carriera, quando arriva una telefonata che lo richiama a casa. Arrivato a casa, con una scusa abbastanza pesante, perchè il fratello lo richiama a casa dicendogli che la madre sta per morire, perchè ha bisogno delle sue firme per vendere la proprietà. Poi si accorge invece che la madre non sta per morire, che la proprietà è ridotta in quel modo, vede i luoghi in cui ha vissuto, dove ha passato la sua infanzia, luoghi che all’inizio ripudia a 360° tant’è che appena arriva è disposto subito a tornarsene a casa. Ma poi comincia a riodorare le proprie origini… e io l’ho trovato interessante perchè mi ha fatto venire in mente quanto a me manca per esempio la mia città, Napoli, perchè a volte noi stando sempre fuori per lavoro dimentichiamo completamente che quello che siamo oggi è il frutto di quello che ci ha segnato per tutta la vita, non solo dal punto di vista dell’educazione, ma proprio dei luoghi, di ciò che lo sguardo ha visto. Paolo riceve questa telefonata ed è costretto a tornare, costretto perchè non ha alcuna intenzione di riprendere i contatti, nè col fratello nè con la mamma, e piano piano all’interno della storia scopriamo perchè questo personaggio ha nei confronti della propria famiglia un odio, un fastidio, una repulsione così grande. Però poi alla fine è divertente vederlo in questi luoghi così estivi, così caldi, vestito proprio da tedesco, con abito grigio… e piano piano, piano piano, piano… finisce poi in calzoncini e bermuda, quindi finisce per essere più pugliese di tutti gli altri…”

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Parlando invece di come si è preparato per lavorare in questa fiction e di come ha contribuito nella creazione di questo suo personaggio, l’attore ha dichiarato:

“Anzitutto è uno dei film che ho girato con più gioia, proprio gioia nel senso letterario, con più felicità. Non ho mai avuto la sensazione di lavorare nel senso proprio del termine, cioè mi sembrava di essere in vacanza, sia per la capacità della produzione, sia per l’elasticità e la snellezza dialettica del regista. E per lavorare ho pensato quanto per me tornare a Capri, il posto dove io vado quando sono piccolo, mi ricarichi di tante emozioni, di tante sensazioni e di tanti ricordi. E poichè spesso mi manca un punto di riferimento reale, nella vita che scorre, quello che ti fa tornare un po’ indietro e ti fa tirare un po’ le somme di quello che sei. Quindi da questo punto di vista non mi sono preparato tecnicamente, più moralmente invece, più umanamente. E ho lavorato molto con il regista più che altro, abbiamo costruito un suo look, un suo modo di parlare, una sua ritrosìa, e forse è stato il film in cui mi è sembrato di vedere in maniera più tangibile il passaggio da una persona molto schiva, molto rude nei modi, che poi piano piano, piano piano, ritornando nella sua terra, diventa quello che era stato un tempo, cioè un ragazzo con un minimo di stravaganza comportamentale…”

Infine, parlando del lavoro sul set con gli altri attori, specialmente con Tanja Wedhorn, che nella fiction interpreta sua moglie Martina, Alessandro Preziosi ha concluso dicendo:

“E’ stata una lavorazione molto divertente, mi sono confrontato sempre alla pari, ho avuto grande stima degli attori, sopratutto di Tanja, l’attrice più donna e più attrice che abbia conosciuto in tutta la mia vita! La migliore compagna di lavoro che io abbia mai incontrato in tutta la mia vita. Anche perchè poi lei recitava in tedesco e io in italiano! Per quanto su sappia quello che ti sta dicendo, credetemi, non è facile recitare in due lingue contemporaneamente… è fortissimo! E lo stesso discorso vale ovviamente col regista…”

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