Ancora una vittoria per la fiction di Canale 5 Pupetta Il Coraggio e la Passione giunta alla sua ultima puntata. Per 3 settimane abbiamo criticato il soggetto della fiction (la vita e la “vendetta” di Pupetta) e l’interpretazione (ma dove???) di Manuela Arcuri, che ieri durante il parto aveva la stessa espressione usata nelle scene di sesso, mentre oggi sono iniziate le critiche per il finale-non finale.
Non c’è stato detto com’è “andata a finire” per quella donna che ha sofferto per una vita ma che ha avuto sempre il coraggio di lottare prima per la libertà di amare e poi per vendicare il marito. La puntata di ieri sera si apre lì dove l’avevamo lasciata, con il paese intento a piangere il giovane Michele e la nostra Pupetta, ancora sporca di sangue, già alla ricerca di giustizia.
E’ stato allora che la donna, arrivata in commissariato per denunciare l’assassino del marito, ha capito che la legge non l’avrebbe aiutata.
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Il commissario, alle prese con il suo carillon, ha accolto Pupetta mostrandosi disposto ad aiutarla solo alla presenza di due testimoni che lei non riuscirà a trovare però.
Anche gli uomini che lavoravano per lei e suo marito si tirano indietro per paura di Vitiello e così lei, dopo averli licenziati tutti, chiede l’aiuto di un avvocato ma mettendo in fila un altro esito negativo. A questo punto, l’unica soluzione possibile sembra essere la vendetta personale e così, per la gioia di Imparato e del giovane Tanino, Pupetta uccide Vitiello in pieno centro a Napoli finendo così in carcere.
Lì le vengono riservati gli onori dei boss e inoltre il giovane direttore si innamora di lei tanto da permetterle telefonate e uscite. Il mondo fuori, però, è in guerra e Tanino fa di tutto per mettere le mani sui mercati generali dopo il no della confraternita.
Dopo un incendio e un attentato ai danni del fratello di Pupetta, quest’ultima capisce tutto e chiede al direttore di uscire per andare in ospedale ma in realtà lancia un avvertimento al giovane arrampicatore portandogli via il figlio anche se per pochi, concitati, minuti.
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L’avvertimento non è bastato e Tanino, dopo la morte del suocero a causa di un malore e del suo mancato intervento, diventa il capo della confraternita e fa mettere delle bombe ai mercati generali.
Intanto, gli anni per Pupetta passano in fretta e arriva il momento di separarsi dal figlio nato in carcere e rimasto con lei fino ai 3 anni di età. La lontananza dal figlio la porta a pianificare un’evasione che non va a buon fine. Proprio durante la fuga, il figlio del direttore del carcere sta per essere investito da un auto e lei accorre in suo aiuto salvandolo.
Per questo atto eroico, però, Pupetta riceve la grazia e può lasciare il carcere ma la notizia della bomba ai mercati generali le rovina anche questo giorno…
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