Fiction: “I Cesaroni 5″: le cinque parole di Ezio Masetti (Max Tortora)

Venerdì 28 Settembre è andata in onda su Canale 5 la terza puntata della quinta inedita serie de “I Cesaroni“, che, lo ricordiamo, è composta da tredici puntate (di due episodi l’una) e da tre puntate speciali con ambientazioni particolari e salti temporali. Per leggere il riassunto e rivedere la puntata grazie al link streaming Mediaset potete cliccare qui, per vedere la fotogallery dei due episodi, invece, potete cliccare qui.

In attesa di vedere la quarta puntata (qui le anticipazioni), conosciamo meglio tutti i protagonisti di questa quinta serie, parlando di loro con quelle che sono le cinque parole che li descrivono meglio.

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Proseguiamo con lui, Ezio Masetti, interpretato da Max Tortora, amico combinaguai di Giulio (Claudio Amendola) e Cesare (Antonello Fassari), e marito di Stefania (Elda Alvigini).

Come tutti sanno, è più facile trovarlo in Bottiglieria di fronte ad una birretta che in officina. Ecco le cinque parole di Ezio:

FATICA

“So cos’è, ma solo perchè la prima regola per sconfiggere il nemico è imparare a conoscerlo”.

STEFANIA

“Come si dice… croce e liquirizia della mia vita. Era delizia? Non suona meglio liquirizia? Stefania, tu che dici? Ciù Ciù, ma mi ascolti? C’è nessuno qui?”.

MOTORI

“Walter era bravissimo a ripararli nella nostra officina. Lui lavorava, io guardavo… e dividevamo i compensi a metà. E poi c’è qualcuno che dice che non sono un ottimo imprenditore”.

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IDEE

“Non mi sono mai mancate. Ero indeciso tra questa parola e la parola ‘guai’, ma ho come l’impressione che per me siano tipo dei sinonimi…”.

CESARONI

“Eh, lo so, sono un Masetti, ma la mia vita ruota intorno ai Cesaroni, lo devo ammettere. L’unica cosa che mi dispiace è che io metto sempre le idee, ma quando funzionano tutti dicono ‘metodo Cesaroni’… è ingiusto, no?”.

Al solito vi ricordo che per tutte le news, i riassunti, le anticipazioni e le curiosità sulla fiction “I Cesaroni” potete sfogliare l’apposita categoria che trovate sul nostro sito, oppure cliccando anche qui.

Fonte: I Cesaroni

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