Mag-Series intervista Daniela Virgilio, attrice di "Romanzo Criminale": "Io e Patrizia siamo due donne completamente diverse" – "Sarò al cinema con 'Workers – Pronti a tutto', un film sulla precarietà"

Mag-Series intervista Daniela Virgilio, attrice di "Romanzo Criminale": "Io e Patrizia siamo due donne completamente diverse" – "Sarò al cinema con 'Workers – Pronti a tutto', un film sulla precarietà"

Mag-Series ha avuto il piacere di intervistare Daniela Virgilio, giovane attrice romana nota al pubblico per aver preso parte alla serie televisiva di successo “Romanzo Criminale“.

In essa, la Virgilio interpreta il ruolo di Patrizia, una prostituta amante del lusso. Per lei perdono la testa il Dandi (Alessandro Roja), nonchè boss della Banda della Magliana, e il commissario Scialoja (Massimo Bocci), che da’ la caccia all’organizzazione criminale.

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Ma Daniela Virgilio è apparsa anche nella fiction di Canale 5Intelligence – Servizi e Segreti” e in alcune produzioni cinematografiche, come “Immaturi“e “Ti presento un amico“.

Il mese scorso l’abbiamo vista al cinema con il film “Good ad you – Tutti i colori dell’amore“, diretto da Mariano Lamberti, in cui si parla della quotidianità e dei problemi sentimentali e lavorativi di un gruppo di omosessuali.

Da domani, venerdì 11 Maggio, invece, sarà al cinema con “Workers – Pronti a tutto“,  diretto da Lorenzo Vignolo, che racconta in chiave tragicomica le avventure di un gruppo di ragazzi alle prese con la disoccupazione e la precarierà.

Se anche voi avete voglia di conoscerla meglio, allora non perdetevi la nostra intervista…

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Mag-Series: Anzitutto chi è Daniela Virgilio? Presentati ai nostri lettori.

Daniela Virgilio: Allora, romana innanzitutto, 28enne, ancora studente all’università, quindi in grande ritardo per la verità, perchè ho deciso di frequentare la scuola al Centro sperimentale di cinematografia e poi una scuola di teatro. Insomma per cinque anni mi sono messa a studiare e poi ho interrotto gli studi, quindi adesso sono in straritardo. E intanto però ho cominciato a lavorare prima su “Romanzo Criminale”, poi ho fatto “Intelligence”, poi ho fatto un film che è uscito il mese scorso “Good as you” sul mondo gay, ho fatto una partecipazione su “Immaturi”, una partecipazione su “Ti presento un amico”. Insomma, sono fortunata, ho cominciato a lavorare nel cinema e nella televisione, quindi sono work in progress ecco.

Mag-Series: Che studi stai seguendo all’università?

Daniela Virgilio: Io ho cominciato il DAMS, perchè all’epoca volevo fare studi di recitazione sia teorici sia un po’ più pratici, ho fatto poi il Centro Sperimentale infatti. E quindi sto studiando cinema al DAMS, però ti dico la verità, tornassi indietro farei altre scelte, perchè poi mi sono accorta che mi interessa molto la psicologia, forse avrei scelto una materia un po’ più letteraria, non lo so. Però ormai mi ci trovo dentro, anche se mi ci vorrà un po’ di tempo perchè lavorando sul set spesso sono fuori Roma e quindi ho difficoltà proprio a seguire e a dare gli esami. Però insomma, piano piano ci provo.

Mag-Series: Si infatti penso che fai bene, anche con la tua calma e i tuoi tempi, ma fai sicuramente bene a raggiungere quest’altro importante obiettivo, anche perchè poi non si sa mai nella vita…

Daniela Virgilio: Si si, ma lo faccio proprio per una mia gratificazione personale. Poi non si sa mai, perchè magari un giorno questo lavoro non potrò più farlo e dunque avrò un piano B, mi metterò a scrivere, mi metterò a fare altro…

Mag-Series: Senti come nasce questa passione per la recitazione?

Daniela Virgilio: Mah, guarda, la passione è per il gioco, cioè io mi diverto molto a fare personaggi diversi da me, poi mi diverto ad entrare nella psicologia, perchè comunque tu entri nei caratteri, nelle movenze, nei modi di fare di un’altra persona, di un altro personaggio, per cui è veramente interessante. Poi in realtà è una cosa che ho fatto in maniera graduale ma da sempre, perchè ho cominciato quando si fa teatro da bambini, poi a scuola si fa recitazione a teatro, poi si fanno i primi cortometraggi, le prime pubblicità. Insomma, ho cominciato piano piano e adesso sono qui. Potrei fare mille altre cose, ma sinceramente non c’è un altro mestiere che vorrei fare nella vita, quindi, come dice mio padre, finchè riesci, finchè dura, allora vai, poi vedremo!

Mag-Series: Il debutto arriva con la serie televisiva “Romanzo Criminale“, tratta dal film omonimo di Michele Placido, che racconta le vicende della Banda della Magliana, un gruppo di criminali che  per anni ha accarezzato l’illusione di conquistare Roma. In questa fiction interpreti il ruolo di Patrizia, una prostituta amante del lusso. Per lei perdono la testa il Dandi (Alessandro Roja), nonchè boss della Banda della Magliana, e il commissario Scialoja (Massimo Bocci), che da’ la caccia all’organizzazione criminale. Come sei arrivata a questa fiction?

Daniela Virgilio: Allora, innanzitutto la serie non è ripresa dal film di Placido ma è ripresa dal libro di De Cataldo, perchè noi ci rifacciamo proprio alle pagine del libro…

Mag-Series: Ok quindi siete molto più fedeli al libro…

Daniela Virgilio: Si si, siamo molto più fedeli al libro. Io sono entrata nel giro grazie a dei provini, che sono secondo me il veicolo necessario, non tutti fanno provini in questo momento, e invece appunto io provini ne ho fatti almeno tre per il ruolo di Patrizia. Poi sono stata fortunata perchè è vera la storia che Placido venne nella mia scuola al Centro sperimentale di Cinecittà, vide che c’erano ragazzi interessanti e quindi mandò una provinante per  noi, ancora studenti. Io ero ancora studentessa del Centro, per cui ecco sono stata anche molto fortunata, però ho fatto provini su provini, prima per il ruolo di Roberta, che è poi andato ad Alessandra Mastronardi, poi per quello di Patrizia. Insomma ho avuto questa gran fortuna, perchè secondo me ci devi provare nel momento giusto, nel posto giusto, con la faccia giusta, quindi io ci metto anche molta fortuna ecco. E ti dico non potevo iniziare in una maniera migliore, nel senso che è stato un lavoro bellissimo, ho proprio respirato l’aria del cinema, di quello fatto bene, un set che funziona, tutti i reparti che fanno il loro mestiere al meglio, quindi insomma non poteva andarmi meglio secondo me, anche secondo gli altri ecco.

Mag-Series: Come ti sei preparata per questo ruolo, quello di Patrizia?

Daniela Virgilio: Io, come saprete o avrete letto, ho fatto un corso di portamento, mi hanno affiancata ad una coach che mi ha preparata scena per scena, perchè comunque io all’epoca avevo 24 anni e Patrizia è un personaggio ventiquattrenne, però una donna che fa quel mestiere, negli anni ’70, è comunque una donna più matura delle attuali ventiquattrenni secondo me, per cui ho dovuto fare proprio un lavoro sulla voce, sulla movenza, poi lei è un personaggio d’impatto fisico, è un’icona, per cui anche la responsabilità di dover vestire quei panni ed essere così bella e così sensuale. Ho dovuto fare un lavorone anche io, perchè io sono proprio la ragazza in jeans e scarpe basse, quindi sono l’esatto opposto. Però mi sono divertita e mi sono anche provata in questa cosa qui, dunque è stato bellissimo e divertentissimo.

Mag-Series: Senti ma è vero che inizialmente hai avuto delle difficoltà con i tacchi?

Daniela Virgilio: Ma sì! Ma sai io non avevo mai comprato un paio di scarpe con il tacco! Allora, il discorso non è tanto che ci dovevo camminare, lì dovevi proprio ancheggiare, oppure fare qualsiasi tipo di scena con la pistola, corri, tutto sui tacchi, perchè Patrizia figurati! Per cui ho avuto delle difficoltà, come tutte le ragazze che infilano un tacco 14 per la prima volta. Poi erano modelli anni ’70, quindi non c’era il plateau, non c’erano le agevolazioni che abbiamo noi, per cui è stato divertente! Mi ricordo che ho comprato il primo paio di scarpe per andare a fare il secondo provino perchè la casting mi disse “Daniela, comprati stì tacchi e vieni a fare il provino come si deve”, perchè io al primo mi presentai con le scarpe da ginnastica gialle, me le ricordo bene, che insomma erano un po’ fuori tema ecco! (ride)

Mag-Series: In questa serie sei protagonista di molte scene di nudo, hai avuto delle difficoltà da questo punto di vista?

Daniela Virgilio: Assolutamente si. Io faccio parte delle ragazze belle ma insicure, anche al mare sto sempre in pareo, per cui non sono una di quelle che si espone troppo. Quindi assolutamente sì, anche perchè erano le prime scene, anche se ti dico la verità, avrei comunque difficoltà, nel senso che poi non mi sono mai abituata. Ovvio che adesso, avendone fatte, so come gestirle e so come comportarmi, però comunque sono un’eterna timida, non sono sempre stata a mio agio ecco. Io spero di aver dato con Patrizia e spero adesso di campare di rendita e non doverne fare troppe nella vita.

Mag-Series: Nella fiction possiamo dire che sei una mangiatrice di uomini. E Daniela invece com’è?

Daniela Virgilio: No ma Daniela è molto più cauta, in questo momento poi sono fidanzata, quindi sto anche buonina buonina! (ride) No non ho quella nomea, assolutamente, anzi. O comunque se ce l’ho non è per volontà mia, non sono una di quelle che usa gli sguardi e il corpo come Patrizia. Poi ti dico, dopo che fai una serie del genere le attenzioni da parte degli uomini aumentano, ma quella è una cosa che non dipende da me, cioè loro immagino che vedano in me il personaggio di Patrizia, quindi io non centro nulla. Sono molto tranquilla e fedele ecco.

Mag-Series: Romanzo Criminale” è ambientata tra gli anni ’70 e gli anni ‘80. Com’è stato per te rivivere, in un certo senso, un periodo del genere?

Daniela Virgilio: Beh, io sono dell’ ’83, dunque non ho vissuto quegli anni. Comunque è stata una scoperta, sia dal punto di vista più banale, degli abiti, i vestiti, scoprire come si accettavano, studiare dunque quell’epoca e capire che una ragazza a quell’età non aveva le possibilità che abbiamo adesso, aveva un vissuto molto più forte. Vivere in quegli anni, appunto anche gli anni della Banda della Magliana, non era così sicuro, erano tempi meno facili, non c’era la comunicazione che c’è oggi, quindi comunque mi sono reinserita in un mondo senza cellulari, senza computer. Insomma, è stato uno studio, proprio a livello storico, per cui è stato interessantissimo e infatti spero di fare molti personaggi anche indietro nel tempo, ruoli in costume, varcare un po’ tutte le epoce, perchè più ti prepari per quei personaggi, più studi quelle epoche, più scopri cose fantastiche. Cioè dal corpetto a qualsiasi altro tipo di cose, ho guidato per esempio una Duetto del ’75, la macchina di Patrizia, quindi mettere il ‘culo’ su un’auto dell’epoca e sapere come funziona il cambio. Hai proprio la possibilità di fare un salto nel passato…

Mag-Series: Io infatti penso che il bello di questo mestiere sia proprio questo…

Daniela Virgilio: Si è proprio questo, cioè questo salto nel passato, e hai a che fare con oggetti che non esistono più e con modi di fare completamente diversi. E’ la macchina del tempo insomma. Bellissimo, è proprio un lusso quello che abbiamo…

Mag-Series: Senti c’è qualcosa che puoi dirci sulla terza serie di “Romanzo Criminale”? Ci sarà o no? Perchè ho visto che a riguardo ci sono delle voci un po’ discordanti…

Daniela Virgilio: No, non esiste la terza serie. E se c’è non mi hanno chiamata, quindi forse non ci sarà Patrizia. No io comunque non so niente, “Romanzo Criminale” finisce così perchè ti ripeto noi ci siamo rifatti al libro di De Cataldo, quindi una volta esaurite le pagine del libro per noi la storia finisce lì ecco, non si parla di terza serie.

Mag-Series: Di recente ti abbiamo vista nel film “Good as you – Tutti i colori dell’amore“, un film cinematografico diretto da Mariano Lamberti, in cui si parla della quotidianità e dei problemi sentimentali e lavorativi di un gruppo di omosessuali. Ci parli un po’ di questo progetto e del tuo personaggio?

Daniela Virgilio: Allora questo è un film corale e quindi ci sono otto personaggi, tutti dal mondo omossessuale, e il mio personaggio è l’unico confuso, nel senso che io all’inizio del film ho una storia con una donna, poi scoprirò di essere etero e quindi a fine film in realtà mi fidanzerò con un uomo. E’ un film, secondo me, molto semplice e divertente, è una commedia e ha tutti i tratti della commedia, quindi i sentimenti, le gelosie, i triangoli amorosi, le stesse dinamiche che appartengono al mondo etero sono le stesse per il mondo gay. Il fatto che ci siano personaggi gay e etero travestiti lo rende soltanto più colorato, perchè ovviamente ci sono caratteri più eccentrici e tutto, però le dinamiche sono le stesse, non c’è differenziazione tra i due mondi ecco. Mi sono divertita tantissimo, anche perchè eravamo tanti attori, tutti diversi l’uno dall’altro, e ci sono scene molte belle, tipo una festa in maschera in cui mi sono vestita da Cappuccetto Rosso. E’ un film molto divertente, molto colorato…

Mag-Series: Questo film ha suscitato una serie di critiche da parte del movimento politico cattolico Militia Christi, che tra l’altro aveva rivolto un appello ai gestori delle sale cinematografiche affinchè non proiettassero il film, minacciandoli di boicottare le loro attività. Il movimento, infatti, ha dichiarato che questo film sdogana del tutto lo stile di vita gay e che veicola un messaggio antinaturale e diseducativo per i giovani, poichè equipara le convivenze tra persone omosessuali con le coppie formate da un uomo e una donna. Che cosa ne pensi a riguardo?

Daniela Virgilio: Mi dispiace molto di questa critica infatti, non siamo stati accolti bene ecco. Ma io credo sia tutta un’ipocrisia, cioè mi dispiace anche perchè noi non facciamo nè politica nè niente, noi facciamo film, intrattenimento, e allora come si parla della Banda della Magliana, come si parla di fatti di cronaca, non capisco perchè non si possa parlare di caratteristiche della società, che ci sono, è inutile far finta di niente, è inutile essere così ipocriti…

Mag-Series: No infatti io penso che questo film, proprio perchè tratta questa equiparità tra coppie omosessuali e coppie etero trasmetti un messaggio positivo, ma purtroppo nella nostra società, benchè siano stati fatti dei passi in avanti, sembra che comunque stiamo sempre passi e passi indietro rispetto ad altri paesi, e questo ne è una prova…

Daniela Virgilio: Esatto, ed è un peccato… Insomma, ci vuole ancora un po’ di tempo…

Mag-Series: Da  domani, invece, sei nelle sale cinematografiche con “Workers – Pronti a tutto“, diretto da Lorenzo Vignolo, che racconta in chiave tragicomica le avventure di un gruppo di ragazzi alle prese con la disoccupazione e la precarierà. Insomma, una situazione molto attuale che in questo film viene trattata con il “sorriso”. Ci parli un po’ di questo progetto e del tuo personaggio?

Daniela Virgilio: Allora, anche questo è un film a carattere sociale, e quindi molto interessante perchè parla della precarietà che è un tema che ci coinvolge tutti  e a tutte le età, dai trentenni ai settantenni. Insomma, c’è una crisi molto vasta, non è soltando sui giovani, e quindi è interessante perchè il tema è attuale. Ovviamente noi facciamo commedia e quindi cerchiamo di riderne, non di banalizzarlo, però ecco facciamo intrattenimento e cerchiamo sempre di trovare un lato tragicomico, infatti portiamo all’esasperazione questo problema perchè i tre lavori che presentiamo all’interno dei tre episodi sono abbastanza estremi, perchè abbiamo appunto Nicole Grimaudo che trucca cadaveri, fa la truccatrice per corpi morti, poi c’è Dario Bandiera nel mio episodio che è masturbatore, nel senso che prende il seme del toro, e nel primo episodio c’è Alessandro Tiberi che fa da badante a Francesco Pannofino, che è un personaggio con un handicap, per cui sono tutte situazioni molto estreme. Nella realtà magari non ci sono situazioni così estreme, ma è vero comunque quando si dice che i ragazzi devono essere pronti a fare di tutto, inventarsi lavori o farne più di uno, perchè in questo momento non ci è permesso, non si ha il lusso di poter scegliere, non è che ci venga proposto granchè. Per cui credo che questo film funzioni proprio per questo, anche perchè, secondo me, l’ingrediente che al cinema funziona è quello del far piangere e ridere contemporaneamente, cioè il film funziona se ci sono entrambi gli ingredienti, per questo credo che possa essere un film interessante. Il mio personaggio è quello di Tania, sono nel secondo episodio insieme a Dario Bandiera. Anche in questo caso in realtà il mio personaggio non è precario, perchè Tania lavora in una beautech di abiti, però è la ragazza che Daio Bandiera cerca di conquistare e lo farà mentendo perchè si vergogna del lavoro che fa, e le dirà quindi di essere un chirurgo. Lei è fissata con la figura dei medici, per cui cadrà ai suoi piedi pensando appunto che lui sia un chirurgo, poi alla fine scoprirà che fa un altro mestiere e lì si innescherà il meccanismo della commedia. Tania, rispetto al personaggio di Patrizia per esempio, è molto più quotidiana, molto più ragazza della porta accanto, anche molto più vicina a me forse, però ha questa caratteristica fantastica, cioè lei adora i dottori e farebbe di tutto per stare con un dottore, anche se come modello non c’è il dottore classico, col camice bianco come persona erudita e capace, ma anzi il suo chichè è il Dr. House. Tania quindi è figlia dei media, della tv, una ragazza molto attuale, che vuole quello che la televisione ci passa, noi vogliamo sempre quello che vediamo in televisione in questo momento, quindi come quei giovani di oggi che dicono di voler fare la velina, piuttosto che la dottoressa perchè hai più visibilità, e quindi questo mi sembra un tema attuale. Spero che vada bene, aspetto tutti domani nelle sale, facciamo un po’ di pubblicità! (ride)

Mag-Series: Parliamo un po’ di te… un tuo pregio e un tuo difetto.

Daniela Virgilio: Allora, il mio pregio è che in realtà sono molto coerente, sono anche molto determinata, quindi comunque se mi metto in testa una cosa la porto fino in fondo. Sono anche molto sincera e molto leale, in tutto quello che faccio, e cerco di esserlo anche nel mio mestiere. Di difetti ne ho tantissimi! Non so, sono molto insicura, che di solito non è descritto come un difetto, però quando l’insicurezza ti porta ad autolimitarti, ad autocensurarti, ad autogiudicarti, e quindi a strapparti le ali, allora forse può diventare un difetto, anche dal punto di vista lavorativo.

Mag-Series: Cosa ti piace fare durante il tuo tempo libero? Hai degli hobby in particolare o ti piace rilassarti in qualche modo?

Daniela Virgilio: Guarda, innanzitutto io studio, poi faccio sport, faccio canto, mi piace molto viaggiare, organizzo molte cene, faccio un po’ di vita sociale con gli amici, insomma faccio molte cose, anche perchè questo mestiere mi lascia gran tempo libero. Quando posso faccio un minimo di beneficenza, ho un bimbo in adozione in Colombia, insomma mi tengo un po’ occupata ecco.

Mag-Series: Qual’è la cosa che ti fa più paura?

Daniela Virgilio: Mah, a livello personale, ma deriva dal fatto che faccio questo mestiere, ti rispondo il giudizio. Perchè è un mestiere in cui non viene giudicato soltanto quello che fai, ma vieni giudicata tu come persona, quindi come ti comporti, come entri in relazione, come parli, come ti vesti, e quindi comunque ti metti in discussione sempre. Ma questo riguarda me personalmente. Nella vita in generale, in questo momento è un discorso abbastanza fresco, però sai apri i giornali e leggi di gente che si suicida per questa cosa del lavoro, o perchè siamo in una situazione di crisi veramente molto frustrante, allora mi dispiace vedere questa situazione, parlo proprio di una condizione esistenziale, cioè l’uomo in questo periodo storico soccombe di fronte a queste difficoltà, per cui viene meno anche l’aiuto verso gli altri, o il sentirsi sostenuti dalla società e dalla famiglia, e quindi c’è proprio un’insicurezza a livello personale, o forse non c’è, però penso che bisognerebbe avere un po’ di ottimismo. Poi lo so, è facile per me parlare perchè sono in una situazione molto più agiata di altre persone, però voglio dire dovremmo riuscire a tirar sù le maniche e a trovare anche tra di noi un modo per sostenerci e aiutarci se non ci aiuta la politica, lo Stato, o il mondo in questo momento storico. Come dire, prima di arrivare al suicidio ritroviamo un po’ di forza in noi stessi, nelle nostre colonne portanti. Mi dispiace perchè mi fa paura la reazione che vedo attorno a me ecco.

Mag-Series: C’è un progetto in particolare a cui ti piacerebbe prendere parte o c’è un ruolo in particolare che ti piacerebbe interpretare?

Daniela Virgilio: Guarda, io ho fatto dalla prostitua al killer, alla lesbica. A me piace fare sempre cose diverse. Insisto sempre sul fatto che i ruoli interessanti sono quelli ben scritti, quelli con tante sfumature. Un ruolo che faccia piangere e ridere contemporaneamente, questa è la risposta che ti do’, perchè vuol dire che è un ruolo complesso, che ha un sacco di colori al suo interno ed è a tutto tondo.

Mag-Series: Un sogno nel cassetto?

Daniela Virgilio: Beh si come tutti, ma in realtà ti dico quello che penso, in questo momento mi sento veramente fortunata, perchè in qualche modo lo sto anche realizzando il mio sogno, che era quello di fare cinema, nonostante la difficoltà che abbiamo anche noi nella nostra industria cinematografica in questo periodo, quindi mi ritengo fortunata e lascio agli altri i loro sogni.

Mag-Series: Puoi anticiparci qualcosa sui tuoi prossimi progetti?

Daniela Virgilio: Guarda, ti dico di no, nel senso che al momento non ho ancora firmato nulla, dunque non dico nulla. Ti dico che mi vedrete ancora al cinema, ma ecco non vi do’ anticipazioni per adesso!

Intervista a cura di Daniela Bella per Mag-Series

Fotogallery Daniela Virgilio

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