Stefano Sollima è uno dei più bravi registi italiani, degno di nota la sua regia per la serie Romanzo criminale che ha dimostrato oltre qualsiasi dubbio come la fiction italiana possa essere di qualità e assolutamente esportabile all’estero, il regista è stato intervistato dai colleghi di Ed è subito serial dove si è raccontato parlando del lavoro dietro Romanzo Criminale, dei suoi esordi e del nuovo film A.C.A.B.:
[adsense]
Io ho cominciato facendo il cameraman di news. Lavoravo per una grande agenzia, ma facendo servizi per i telegiornali destinati ai grossi network stranieri come la BBC, CBS e la CNN. Poi negli anni 90´ ho cominciato a fare i primi cortometraggi.
Riguardo la regia di Romanzo Criminale:
In realtà, prima di girare mi ero reso conto che stavamo realizzando una cosa grande. Perché io avevo letto il libro di Giancarlo De Cataldo, ritenendolo un capolavoro. Quando ho visto il film, mi sono reso conto che era un progetto molto bello, perché è un gran bel film, ma mi sono reso conto, leggendo il libro, che è stato come se ne avesse usato un decimo delle potenzialità.
[adsense]
Le differenze tra tv generalista e satellitari secondo Sollima:
A dire la verità io non ho trovato molte restrizioni nella tv generalista. Le restrizioni di solito vengono dall’alto. Nei lavori che ho fatto io sono sempre stato molto libero alla fine. Il principio è che è facile confonderlo come una forma di censura, ma pensandoci bene la differenza risiede nella tipologia di pubblico.
