Fiction: “Helena & Glory”: Barbara Bobulova parla di Helena, il suo personaggio, e del film tv

Fiction: “Helena & Glory”: Barbara Bobulova parla di Helena, il suo personaggio, e del film tv

Martedì 17 Aprile andrà in onda su RaiUnoHelena & Glory“, quarto ed ultimo film della collana televisiva “Mai per amore“, volta a raccontare delle storie legate allo stalking e alla violenza sulle donne (vedi qui l’articolo).

Helena & Glory” racconta la storia di due ragazze, la cui amicizia è nata e si è solidificata nel mondo della prostituzione. Helena (Barbara Bobulova) e Glory (Esther Ortega) sono due ragazze completamente diverse: la prima è una donna esuberante con l’allegria e la musica nel sangue; Helena è una giovane rumena chiusa e diffidente, segnata dal tradimento di un uomo che le ha spezzato il cuore, lasciandola senza speranze.

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Entrambe, però, hanno qualcosa di molto importante: il coraggio di ribellarsi, di riconquistare la propria libertà e la propria dignità di donna.

Nel corso di un’intervista a Rai.tv, la prostagonista Barbara Bobulova ha avuto modo di parlare della fiction e del suo personaggio, Helena:

“Il mio personaggio, Helena, è una donna che viene incastrata diciamo nella sua storia d’amore che è nata in un modo molto bello, molto promettente, invece poi si trasforma in un incubo perchè il suo uomo diventa praticamente il suo sfruttatore, il suo carnefice, che addirittura la costringe a prostituirsi…”

L’attrice, poi, ha spiegato quale sia, secondo lei, il messaggio che questa fiction vuole lasciare a tutti coloro che la seguiranno:

“Penso che sia la spinta della donna verso una denuncia, che a volte sicuramente non è facile, non è facile uscire dalle situazioni in cui si viene incastrati perchè anche la società a volte non aiuta, per esempio se uno non ha i documenti, se uno viene da un altro paese, in più se non si è più una ragazzina ma una donna in questo caso e una madre che viene incastrata, che viene ricattata dal proprio uomo che tiene il suo figlio diciamo come un ostaggio, lei non avendo i documenti in regola ha molte difficoltà diciamo a riconquistare non soltanto suo figlio ma anche la sua libertà, la sua vita. Però ci riesce, ci riesce denunciando, ci riesce anche con la complicità di un’altra donna, che è Glory. Per cui credo che il messaggio di questo film è che bisogna avere la forza per non lasciarsi schiacchiare, bisogna rinunciare la violenza, anche la minima violenza…”

Parlando del lavoro con il regista Marco Pontecorvo, invece, Barbara Bobulova dice:

“Con Marco io mi sono trovata molto bene, è un regista molto sensibile e molto gentile con gli attori, e cura tantissimo anche l’aspetto profondo di tutti i personaggi, non ha trascurato nessuno, anche le piccole parti le trattava veramente con molta attenzione. Mi sembrava più un set cinematografico…”

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L’attrice, poi, ha spiegato che la difficoltà maggiore nell’interpretare il personaggio di Helena è stata riscontrata nel girare le scene di violenza:

“La cosa più difficile nell’interpretare questo personaggio credo che erano le scene di violenza che veramente abbiamo dovuto ripete anche tante volte, ne sono uscita con parecchi lividi. E che per noi girandole praticamente era quasi come fosse una ginnastica, un gioco, ma calandosi veramente nei panni di una donna che subisce una cosa del genere penso che debba essere veramente doloroso…”

Infine, parlando di cosa l’abbia particolarmente colpita di questa fiction, Barbara Bobulova dice:

“Penso che sia la complicità tra due donne, tra due donne tutte e due vittime della violenza, del mondo in cui la donna viene usata come un oggetto, e quindi questa complicità mi ha molto colpito…”

 

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