Ai figli certe fiction sui propri genitori famosi non piacciono mai, forse hanno ragione o forse no, forse spesso dimenticano che è solo una fiction per quanto cerchi di raccontare un personaggio reale e che deve rispettare magari certi requisiti per piacere al pubblico, cosi dopo le lamentele della figlia di Enzo Tortora anche Simone Annicchiarico figlio di Walter Chiari e Alida Valli ha espresso le sue perplessità sulla fiction prodotta da Casanova Multimedia di Luca Barbareschi ritenendola troppo triste.
Non ho ancora visto la fiction ma ho letto la sceneggiatura – ha raccontato Simone Annicchiarico – Barbareschi ha voluto porre l’accento su quello che è accaduto nel ‘70, sull’ingiustizia, voleva suscitare sentimenti nel pubblico. È un po’ triste, non è come l’avrei raccontato io. Ma il regista e gli attori sono bravissimi: è impressionante la somiglianza che Boni riesce ad avere con mio padre in alcuni momenti.
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Faccio un fan toscano che lo ferma davanti alla Rai di Torino e gli chiede un autografo, che lui gli fa sul braccio, e gli dice “la mi mamma dice che ci assomigliamo tanto.
Il suo vero omaggio al padre, però, è il volume Walter e io edito da Dalai, nelle librerie da tre giorni. Ho impiegato 5 anni a scriverlo, non sapevo da dove iniziare, poi mi sono affidato totalmente ai ricordi delle mie avventure con lui: quello che racconto è il Walter in libertà, a casa, con gli amici, con flashback molto divertenti. Non mi autoincenso mai.
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