Desperate Housewives 8: episodio 8×10 Sensi di colpa dell'8 febbraio

Desperate Housewives 8: episodio 8×10 Sensi di colpa dell'8 febbraio

Desperate Housewives 8: riassunto episodio 8×10 Sensi di colpa dell’8 febbraio: Attenzione SPOILER:

Bree (Marcia Cross) sta per suicidarsi, quando irrompe nella sua stanza del motel René (Vanessa Williams), che l’aveva seguita perché era convinta di trovarla in compagnia di Ben (Charles Mesure). La mattina dopo si diffonde la notizia che Chuck è morto: le casalinghe, una volta che sono venute a saperlo, decidono di lasciarsi tutto alle spalle e di riprendere la vita normale. René si stabilisce a casa di Bree finché non si sarà ripresa e vuole sapere il motivo del suo tentato suicidio, ma Bree le dice che non sono abbastanza amiche perché le confidi un fatto così grave.

Carlos (Ricardo Chavira) fa ritorno a casa nuovamente ubriaco, dicendo di non ricordarsi cosa ha fatto la notte precedente: a Gabrielle (Eva Longoria) viene l’atroce sospetto che sia stato il marito a uccidere Chuck. Tom (Doug Savant) assume Bob per difendere Lynette (Felicity Huffman) davanti a un’eventuale incriminazione, senza sapere della morte di Chuck: in questo modo anche l’amico gay sa tutto. I sensi di colpa continuano a tormentare Susan (Teri Hatcher), la quale stava per partire alla volta di New York prima che le amiche la fermassero per dirle di Chuck: Mike (James Denton) esorta la moglie ad andare avanti perché con la morte del detective i loro problemi si sono risolti.

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Al funerale di Chuck, Susan parla con un’anziana parente del defunto e sembra finalmente trovare rassicurazioni: la donna però ha un nuovo piano, intende infatti partire per l’Oklahoma, terra di origine di Alejandro, per parlare ai suoi familiari e dare loro pace. Un agente della polizia parla con Carlos e Gabrielle per dire loro che il signor Solis, la notte in cui era ubriaco, è stato portato in centrale e li ha confessato di aver aggredito una persona con un candelabro. Gabrielle spiega all’agente che la vittima era lei, ma che si trattava di normali screzi coniugali: l’agente, seppur con qualche dubbio, sembra crederle.

René confida a Bree che si è attaccata a lei perché non vuole vivere un’altra volta l’esperienza del suicidio, che aveva già provato con sua madre quando era giovane. Allora Bree si apre e le racconta che quando era nel motel stava pensando alla sua amica, anche lei suicida, Mary Alice: tra le due donne sembra nascere così un’amicizia molto profonda. Gabrielle è terrorizzata perché è sparita la sua macchina, ma poi viene a sapere che la vettura si trova parcheggiata al centro di riabilitazione e quindi non può essere stato Carlos a investire Chuck. Dopo aver passato una piacevole serata in famiglia, Lynette dice a Tom di raggiungere Jane a Parigi perché è giusto che inizi una nuova vita con lei. Bree riceve una nuova lettera con scritto prego, in chiara allusione all’uccisione di Chuck.

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