Ed eccoci a parlare di polemiche sul budget anche per una fiction Rai, finora di polemiche in questo senso ne avevamo sentite e lette di tutti i colori su Sanremo, su Fiorello, su Porta a Porta e Ballando con le stelle ma anche sul settore fiction si è scatenata una polemica inerente il budget iniziale per le riprese di Bentornato Nero Wolfe e si ha da subito il sospetto che il tutto sia ancora una volta una questione politica, non a caso la fiction è prodotta da Luca Barbareschi per la Casanova Multimedia, in questo caso parliamo della seconda stagione anche se la prima ancora deve andare in onda.
La polemica si è innescata nel corso dell’ultimo consiglio di Amministrazione della Rai durante il quale il consigliere Giorgio van Straten ha chiesto perchè alla serie la Rai aveva elargito quasi un milione di euro per “costi di attivazione”, mica è una tariffa telefonica? Cosa vuol dire costi di attivazione e poi perchè quasi il triplo rispetto ad altre produzioni?
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E’ con disappunto e rammarico che riscontro ancora una volta la polemica strumentalizzata che viene fuori dalle parole del consigliere Van Straten, critiche e accuse che vengono mosse solo in funzione di appartenenze a correnti politiche e che non entrano nel merito delle scelte produttive che invece devono essere fatte in funzione della realizzazione di un prodotto.
Così Barbareschi’ commenta la vicenda, precisando che la fiction è una serie di otto puntate, un prodotto di alta qualità già passato al vaglio del giudizio della stessa Rai e che, proprio per l’alta qualità, ha creduto di dover investire sul proseguo della serie. L’attivazione derivante deve tenere conto che si tratta di una lunga serialità che prevede la stesura della sceneggiatura di altre otto puntate e l’onerosa acquisizione dei diritti internazionali. La cifra è proporzionale a questi fattori e non è una elargizione immotivata.
La questione ora resta aperta e quindi la produzione viene sospesa in attesa che si arrivi ad una soluzione.
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