Pietro Valsecchi produttore della prossima fiction Mediaset Il delitto di via Poma prevista per il 30 novembre, data di messa in onda che ha creato un mare di polemiche con tanto di ricorso in tribunale da parte dei legali di Raniero Busco condannato a 24 anni di carcere in primo grado il cui processo d’appello inizierà proprio in quei giorni e proprio per questa contemporaneità, anche a nostro avviso infelice i legali si sono opposti per bloccare la messa in onda della fiction che racconta i fatti sul terribile delitto di Simonetta Cesaroni:
A noi sembra assurdo, ma siamo fiduciosi, aspettiamo l’udienza. Non si può imbavagliare la libertà d’espressione, così non si potrebbero più fare inchieste di cronaca. (Pietro Valsecchi).
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E’ molto triste la richiesta di fermare il film. Noi abbiamo solo cercato di capire, non indichiamo il colpevole. Il delitto di Simonetta è pieno di punti oscuri: sorprende la somiglianza con l’assassinio di Meredith Kercher, che ha mandato assolti Amanda Knox e il fidanzato. Anche lì, come per Via Poma, la prova sovrana è il reggiseno della vittima. In entrambi i casi le perizie dicono tutto e il contrario di tutto. (Roberto Faenza, regista).
L’omicidio di Simonetta è un caso di violenza inaccettabile. Ho provato imbarazza all’idea di fare un film su un fatto reale, ho pensato al dolore della famiglia. Ci limitiamo a mettere insieme i fatti, non assecondiamo gli aspetti morbosi. Cosa mi ha colpito di questi vent’anni d’indagini? La sciatteria. (Silvio Orlando, attore).
Foto di Eligio Paoni.