"Cenerentola": i retroscena della fiction di RaiUno

Ieri sera è andata in onda su RaiUno la prima delle due puntate della miniserie televisiva “Cenerentola“, che ripropone, in una chiave rivisitata e più moderna, la celebre fiaba. Per il riassunto della prima puntata, seguito dal link streaming Rai per poterla rivedere, potete cliccare qui.

Protagonisti assoluti di questa fiction, ambientata nella Roma degli anni ’50, sono Flavio Parenti (qui la nostra intervista) e Vanessa Hessler: lui interpreta il bel “principe azzurro” Sebastian, giovane e ricco rampollo di una famiglia di imprenditori, lei invece è Aurora, una moderna Cenerentola.

[adsense]

In più occasioni vi abbiamo parlato della trama e della fiction in generale, oggi invece ci vogliamo soffermare sui retroscena della fiction.

In primis vogliamo soffermarci sui costumi di “Cenerentola“, un omaggio allo stile e alla moda degli anni ’50, che si ispirano a grandi coutoriers dell’epoca, come Balenciaga, Givenchy e Dior.

Sono stati utilizzati molti capi originali creati da questi stilisti e rielaborati dalla mitica Sartoria Tirelli e molti altri sono stati appositamente disegnati per l’occasione dal costumista Maurizio Millenotti.

Per il ballo di “Cenerentola” (tutti gli invitati vestono in bianco e nero), invece, il costumista ha creato centinaia di abiti da gran sera, oltre ai gioielli, alle stole e ai cappelli. Le bellissime maschere che indossano i protagonisti e le 500 comparse sono di piume, paillettes e Swarovski e si ispirano alla scena del ballo di “Un americano a Parigi“.

Ma i costumi non sono l’unico particolare interessante di questa fiction. Sono state infatti utilizzate anche 150 autovetture d’epoca e 10 carrozze provenienti da collezioni private.

[adsense]

A queste di aggiungono strumenti musicali d’epoca per orchestre formate da più di 100 elementi.

Ed inoltre: 200 fra lumi e chandeliers in vetro di Murano soffiato, 3.000 peonie provenienti da serre olandesi, tra cui il rarissimo esemplare giallo; 200 mt di tessuti pregiati le tappezzerie; 2.000 fra riproduzioni e originali d’epoca di quotidiani, riviste, manifesti, documenti.

Alle scenografie e ai costumi hanno collaborato i più grandi artigiani del cinema italiano.

Fonte: Rai

 

Comments

No comments yet. Why don’t you start the discussion?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.