
Arriva su Sky Cinema in prima TV l’atteso film vincitore di due David di Donatello Berlinguer – La grande ambizione, in onda lunedì 26 maggio alle 21:15 su Sky Cinema Uno, in streaming su NOW e disponibile on demand. Su Sky il film sarà disponibile on demand anche in 4K.
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Diretto da Andrea Segre, che firma anche la sceneggiatura insieme a Marco Pettenello, Berlinguer – La grande ambizione racconta la vita e la visione politica di uno degli uomini più amati e discussi della storia italiana: Enrico Berlinguer.
Presentato come film d’apertura della 19ª edizione della Festa del Cinema di Roma e accolto con entusiasmo da critica e pubblico, il film ha vinto dueDavid di Donatello alla settantesima edizione della cerimonia, aggiudicandosi il premio per Miglior Attore Protagonista a Elio Germano e Miglior Montaggio.
Con un’intensa interpretazione di Elio Germano, la pellicola ripercorre gli anni più complessi e cruciali della carriera politica di Berlinguer: dalla proposta del compromesso storico all’attentato a Sofia, dalle tensioni con l’URSS alla difficile apertura al dialogo con la Democrazia Cristiana di Aldo Moro, fino al sequestro e all’assassinio dello stesso Moro.

Tra gli interpreti anche Fabrizia Sacchi (Nilde Iotti), Francesco Acquaroli (Pietro Ingrao), Roberto Citran (Aldo Moro), Paolo Pierobon (Giulio Andreotti), Giorgio Tirabassi, e Andrea Pennacchi.
Quando una via sembra a tutti impossibile, è necessario fermarsi? Non l’ha fatto Enrico Berlinguer, segretario negli anni Settanta del più importante partito comunista del mondo occidentale, con oltre un milione settecentomila iscritti e più di dodici milioni di elettori, uniti dalla grande ambizione di realizzare il socialismo nella democrazia. Sfidando i dogmi della guerra fredda e di un mondo diviso in due, Berlinguer e il PCI tentarono per cinque anni di andare al governo, aprendo a una stagione di dialogo con la Democrazia Cristiana e arrivando a un passo dal cambiare la Storia. Dal 1973, quando sfuggì a Sofia a un attentato dei servizi bulgari, attraverso le campagne elettorali e i viaggi a Mosca, le copertine dei giornali di tutto il mondo e le rischiose relazioni con il potere, fino all’assassinio nel 1978 del Presidente della Democrazia Cristiana Aldo Moro: la storia di un uomo e di un popolo per cui vita e politica, privato e collettivo, erano indissolubilmente legati.