Svelato finalmente il ruolo di Emilia Clarke in Secret Invasion
Con un nuovo articolo pubblicato da Vanity Fair, sono state svelate nuovo foto ufficiali e tanti nuovi dettagli sulla miniserie di Secret Invasion prodotta dai Marvel Studios, che arriverà in esclusiva su Disney+.
Attraverso l’intervista a Samuel L. Jackson e Ben Mendelhson, che nella serie riprenderanno i ruoli di Nick Fury e Talos, apprendiamo nuovi dettagli sulla storia, paragona a quella della Guerra Fredda.
Non sappiamo chi sia un amico e chi un nemico. C’è un aspetto politico che si adatta bene alla situazione attuale. Chi va bene, chi no? cosa accade quando le persone si spaventano e non capiscono gli altri? Non puoi dire chi è innocente e chi è colpevole in questa particolare situazione.
Alla fine del primo film di Captain Marvel, Talos prometteva alla sua razza che avrebbero trovato un pianeta adatto per ospitare la sua razza, tuttavia sembra che nel corso di tutti gli anni trascorsi, questa promessa non sia stata mantenuta. Stufi di aspettare, una fazione di natura estremista degli Skrull guidata da Gravik (Kingsley Ben-Adir), mette in moto un piano d’infiltrazione per conquistare silenziosamente il pianeta Terra.
Ed è proprio nel corso di questa intervista che viene finalment4e tolto il velo all’identità del personaggio interpretato da Emilia Clarke. Un persoanggio sul quale si è speculato molto negli ultimi mesi e che finalmente è confermato: si tratta di G’iah, la figlia di Talos.
La ragazza fa parte della resistenza Skrull che si oppone a quella estremista e ha sempre vissuto all’ombra del padre, tuttavia il suo carattere è stato segnato dalle numerose guerre che hanno coinvolto la sua razza.
Per quanto riguarda il personaggio di Olivia Colman, l’identità del personaggio resta un mistero, ma interpreterà un’agente del MI6 che deve proteggere la sicurezza nazionale del Regno Unito durante la crisi, tuttavia la donna persegue anche altri obiettivi.
Samuel L. Jackson ha inoltre specificato che nel corso della serie verrà svelato il motivo per il quale i supereroi non verranno coinvolti in questa crisi.
Fonte: Vanity Fair
