Daredevil: Born Again sarà un prodotto sperimentale
Daredevil: Born Again è senza ombra di dubbio uno dei progetti televisivi più attesi da parte dei Marvel Studios e uno degli elementi che fa costantemente discutere del prodotto è l’inusuale scelta di proporre una stagione composta da 18 episodi. Si tratta di un formato estraneo allo streaming, ma più attintente alla serialità broadcast, che spesso sfrutta dinamiche procedurali per giustificare stagioni così estese.
In una lunga chiacchierata con Entertainment Weekly, è stato chiesto a Kevin Feige l’argomento è saltato fuori in qualche modo:
I cliffhanger sono fantastici e mi piace guardare uno show in cui dovresti andare a letto, ma vedi il cliffhanger e devi solo guardare il prossimo episodio. Sicuramente vuoi mantenere le persone impegnate. Ma sono un grande fan di Star Trek e trovo ancora rassicurante guardare un episodio di Next Gen con un inizio e una fine. Quindi, penso che continueremo a sperimentare in futuro.
Questo è più o meno quello che intendo quando parlo del divertimento della televisione a episodi: è proprio lì che stiamo sperimentando, con Daredevil in particolare.
Al momento non è ancora chiara la struttura che adopereranno gli autori per la serie, ma l’approccio del procedurale legal è una delle opzioni più quotate. Di recente infatti è emerso che per la stesura della sceneggiatura, la Marvel avrebbe assunto dei veri avvocati per supervisionarne la scrittura. Ciò lascia intendere che Daredevil: Born Again possa puntare in maniera più insistente sull’aspetto legal del personaggio, elemento che nello show originale di Netflix passava spesso in secondo piano.
Fonte: Comicbook
