Moneyball: uno dei migliori film sullo sport

Moneyball film

Moneyball, tradotto in italiano con un più generico e meno accattivante L’arte di vincere, è un film uscito nel 2011, diretto da Bennett Miller e che vede come attori principali Brad Pitt, Jonah Hill, Philip Seymour Hoffman, Robin Wright e Chris Pratt.

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Moneyball ha avuto uno smisurato successo nel corso degli anni, questo perché è, senza alcuna discussione, uno dei migliori film sullo sport usciti negli ultimi quindici anni. In particolar modo, la struttura del film è guidata dall’importanza dell’analisi dei dati sportivi: un fatto sempre più importante in un’epoca in cui la tecnologia sta facendo sempre più da padrona nello scenario delle analisi sportive, un fatto che viene preso in considerazione anche per attività collaterali, come la definizione delle quote delle scommesse sportive offerte dalle principali piattaforme online come PlanetWin365.

Moneyball, uno dei film che ancora oggi registra le maggiori visualizzazioni sulla piattaforma di streaming Netflix, è ambientato nel 2001, stagione al termine della quale la squadra di baseball degli Oakland Athletics perde la possibilità di partecipare alle World Series: un fallimento che, contestualmente, vede abbandonare la barca tutti i principali giocatori più forti della squadra.

Proprio qui nasce un forte cambiamento di impronta e di mentalità nell’atteggiamento e nella filosofia con cui la squadra è solita costruire il proprio roster a inizio stagione: il general manager della squadra Billy Beane, impossibilitato a poter spendere una cospicua cifra in vista del mercato estivo per rinforzare la squadra, dopo un fortuito incontro con l’universitario Peter Brand capisce di dover radicalmente rivoluzionare i propri metodi.

Brand ha delle idee riguardo la valutazione di un giocatore a dir poco rivoluzionare e radicali: al centro di questa valutazione non deve esserci il nome, il suo storico, la sua percezione agli occhi del pubblico, bensì il mero dato sportivo e prestazionale, segmentato il più possibile. Gli osservatori della squadra sono inizialmente ostili nei confronti di Brand, dal momento che il laureato in economia da lui assunto continua a bocciare le loro proposte e soluzioni, prediligendo sempre per nomi di minor portata, meno conosciuti e appetibili, ma di certo più facilmente raggiungibili a livello economico e funzionali.

Dopo delle resistenze iniziali anche da parte dell’allenatore, e dopo un inizio di stagione che sembra smentire le idee di Brand, il cammino inizia a funzionare una volta che viene venduta anche l’ultima stella della squadra, appartenente al ciclo precedente. Il nuovo record di venti vittorie consecutive nella stagione regolare permette alla squadra di Oakland di raggiungere la post-season, dove verrà comunque eliminata al primo turno: questo però non scalfisce minimamente quanto è riuscito a dimostrare Peter Brand e la sua nuova filosofia, improntata non sul nome e sull’importanza del giocatore, quanto sui dati effettivamente offerti e prodotti dai singoli giocatori, valutati in modo che possano essere utili e funzionali all’intera squadra.

I famosi dati: utili per effettuare una scommessa sportiva, per valutare le prestazioni di una squadra, per muoversi in maniera abile in sede di mercato. La tecnologia sta conquistando lo sport.

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