Beautiful, Brooke si riavvicina a Bill (puntata 19 settembre)

Brooke si riavvicina a Bill

Canale 5 continua a trasmettere le puntate di Beautiful in maniera ridotta con tantissima pubblicità, noi ogni giorno vi proponiamo il riassunto completo della puntata anche se non proprio corrispondente ai giorni di programmazione in tv, essendo le puntate ridotte.

Beautiful. Riassunto spoiler puntata 7955

A casa Forrester, Pam annaspa nel vedere che il tacco di Quinn ha sfondato il ritratto di Stephanie. Orripilato, Eric assiste all’alterco tra le due donne che si urlano addosso.

La designer tenta di riappropriarsi del suo piede ma Eric la ferma, dicendo che rischia di rovinare ulteriormente la tela. Scocciata, lei non gli dà retta e tira via il piede. Marito e moglie si fissano mentre Pam singhiozza sul danno fatto.

Mettendo il quadro su una sedia, Eric suggerisce che forse si possa riparare, anche se ne dubita. Le altre due però non sono dell’avviso e sono molto deluse e arrabbiate per quanto accaduto.

Quinn chiede a Pam di lasciarla sola col marito ma quella si mette di traverso polemizzando con Eric. Questi è costretto a rassicurare l’ex cognata e al contempo afferma di non sapere cosa fare nel vedere le due donne a cui vuole più bene prendersi per i capelli: di certo non può schierarsi con l’una o con l’altra.

Loro continuano a litigare e a lanciarsi accuse circa il ritratto. A un certo punto Pam invita Quinn a rivelare a Eric cosa ha detto a Charlie o sarà lei a farlo.

La designer minimizza il proprio impatto sull’uomo ma Pam in modo deciso riassume: Quinn ha tentato di convincere Charlie a non sposarla, perché è pazza. Quinn dichiara che la sua è stata semplicemente l’espressione di un’opinione.

Dopo che Pam è uscita, Quinn si rifiuta di scusarsi per quel che prova. Eric le fa notare che anche Pam ha vissuto in quella casa. Eric le chiede allora piuttosto di cambiare arredi anziché inimicargli i parenti.

Ha avuto storie precedenti e ha avuto molti figli. Secondo lui ce n’è per essere in disaccordo fra molti. Eppure, molti dei suoi cari si sforzano di andare d’accordo e lui ne è fiero. Sarà fiero anche di Quinn se anche lei si sforzerà.

Nella camera di Bill, Ridge parla all’editore in coma: sa che sono stati molti gli uomini affascinati da Brooke ma non crede che in questo caso lei sia completamente responsabile; Bill ce l’ha con lui ed è questa la verità: ha perseguitato lui, Steffy e adesso Brooke.

Gli consiglia di svegliarsi fintanto che sono tutti dalla sua parte, visto che ha dichiarato di averlo spinto al detective Sanchez. Lui odia Bill ma di certo non gli piace vederlo in quelle condizioni.

Il Dr Chester arriva e lo caccia via: sono ammessi solo i familiari.

In corridoio, Wyatt è furioso vedendo che Ridge era dal padre. Katie dice che nessuno è stato ammazzato però si domanda come degli uomini adulti abbiano potuto permettere un simile degenerare di toni.

Thorne va a trovare Bill di nascosto. Non sa cosa lo spinga a essere lì ma è dispiaciuto per tutto quello che è successo. Ha a cuore unicamente il benessere di Will e sa che comunque il padre è lui. A maggior ragione ora deve svegliarsi e cercare di andare d’accordo con lui e Katie, per il bene del piccolo.

In corridoio, Wyatt e Liam fermano il Dr Chester chiedendo quando si sveglierà Bill e se sta avendo problemi a respirare. Lui dice che è solo una precauzione dopo i problemi che ha avuto in seguito alla ferita d’arma da fuoco. Il cervello non ha subito danni e c’è attività.

Brooke si riavvicina a Bill

Brooke assiste a una visita veloce che evidenzia dei deboli segnali di ripresa e poi chiede di rimanere sola con lui: vuole fargli sentire la sua voce in modo che non si svegli spaventato.

Sul letto, lei gli parla, chiedendogli di svegliarsi o perlomeno di farle capire che sta bene. Gli comunica che perfino Ridge è preoccupato. Sa che può sentirla, sa che è in un luogo per lui confortevole, ma deve tornare indietro.

Gli parla dei loro ricordi: Aspen, Monaco, Abu Dhabi, Sydney. A quel punto Spencer seppur con incertezza apre gli occhi e la guarda.

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