E anche questa volta abbiamo la nostra bella dose di polemiche quasi tutte gratuite: tra quelli che hanno apprezzato la vittoria, per molti sorprendente, del giovane Mahmood con il brano Soldi e quelli che invece non solo non l’hanno apprezzata ma hanno cominciato a mettere in dubbio il sistema di voto del festival.
Un sistema di voto che può piacere o meno è quello ed è conosciuto e accettato da tutti, non si capisce perchè un certo pubblico debba osteggiarlo solo perchè non piace una canzone o non si è d’accordo con un risultato.
A questo aggiungiamoci le infinite polemiche sulla provenienza geografica di Mahmood pur essendo lui italiano al 100% essendo nato e vissuto in Italia avendo solo il padre di origini egiziane. Tutto qui ma poichè ci ritroviamo in un momento sociale e politico dove tutto viene esagerato e strumentalizzato anche dalla politica, per alcuni Mahmood è soltanto un immigrato quindi va crocifisso a prescindere!
Alle polemiche si è aggiunto anche il secondo classificato Ultimo, sottolineo secondo classificato non 24mo, al 24mo è finita Anna Tatangelo tanto per specificare, prima ha attaccato in maniera piuttosto cafona la stampa, manifestando apertamente il suo malcontento per la vittoria solo sfiorata, oggi non si è presentato a Domenica In, puntata speciale tradizionale in diretta dal Teatro Ariston di Sanremo.
In tanti si sono lamentati della mancata vittoria di Ultimo pur avendo raggiunto un ottimo piazzamento che sarà certamente positivo anche per le vendite ma il suo comportamento di certo non faciliterà le cose anche se ancora una volta si capisce perchè il televoto negli anni è stato molto ridimensionato.
E’ pur vero che al posto della cosiddetta giuria d’onore in tanti preferiremmo una giuria più tecnica, più specifica e competente da un punto di vista musicale, la cosiddetta giuria di qualità come si è vista in passato al Festival di Sanremo.
Per il resto Mahmood ha vinto con merito, la canzone non è un capolavoro ma ha un bel testo, è orecchiabile e ritmata e riesce a rimanere in testa a sufficienza per piacere, essere passata in radio e avere successo.
