In tanti in queste ultime ore, soprattutto sui social, ci stiamo interrogando su quanto la Rai stia facendo dopo la morte di Fabrizio Frizzi, un personaggio sicuramente tra i più amati in assoluto della televisione italiano, un conduttore simpatico, cordiale, affettuoso in grado di entrare nelle case degli italiani sempre con garbo, mai con irruenza o aggressività, un personaggio televisivo che ti sembrava di conoscere pur non conoscendolo personalmente, eppure c’era davvero bisogno di tutta questa esposizione mediatica?
A questa riflessione ci ha spinti anche un post di Gianfranco D’Angelo, sul suo profilo Facebook che denuncia proprio questo: non essere stato invitato, senza apparente motivo quando questa mattina ai funerali c’era il mondo intero, televisivamente parlando, i personaggi televisivi più conosciuti, famosi e attualmente presenti in televisione.
In questi giorni i palinsesti Rai, soprattutto Rai Uno, sono stati modificati per ricordare Fabrizio Frizzi, la persona e il personaggio che in qualche modo erano una cosa sola eppure lui era un personaggio discreto, avrebbe voluto davvero tutta questa esposizione? E poi la famiglia, non avrebbe preferito e meritato maggiore silenzio pur sentendo l’affetto di amici e colleghi di Frizzi?
Intanto tutti i programmi dedicati al lavoro, ai successi e alla generosità di Fabrizio Frizzi sono stati boom di ascolti, solo Porta a porta con Bruno Vespa (che generalmente si accontenta si e no di un 12% di share) ha ottenuto un ottimo 25% di share.
Nessuno vuole mettere totalmente in dubbio che la Rai tutta sia sinceramente addolorata per una simile perdita ma forse più che un funerale è un pò troppo un evento mediatico acchiappa audience: del resto Mediaset insegna in queste occasioni.