The Gifted 1×07: Recensione

The Gifted 1×07: Recensione

Episodio ancora un po’ troppo dispersivo per The Gifted. Ecco la nostra recensione di “eXtreme Measures”

  • Titolo originale The Gifted
  • Paese – Stati Uniti d’America
  • Anno – 2017 (in corso…)
  • Genere – azione
  • Stagioni – 1
  • Episodi – 10
  • Durata – 47 min (episodio)
  • Lingua originale – inglese
  • Cast – Stephen Moyer, Amy Acker
  • Messa in onda italiana: 18 ottobre 2017 su FOX canale 112 di Sky

Se con la prima manciata di episodi The Gifted ci aveva spinto a darle fiducia, con “eXtreme Measures” la serie cercca di evitare gli sviluppi della trama principale per dedicarsi ad altro.

La nostra percezione verso lo show di FOX non cambia, si tratta di un buon prodotto d’intrattenimento, ma la sensazione “a freddo” dopo aver visto questo settimo episodio è che forse gli autori stanno dilatando enormente i tempi.

eXtreme Measures finisce anche questa settimana per essere il riempitivo di cui francamente si poteva fare a meno, allontanandosi da una svolta che vuole evitare a tutti i costi. Abbiamo quindi l’ennesimo episodio diviso su più assi narrative, una più barcollante dell’altra.

Da quando Reed si è ricongiunto con i suoi cari la serie sta cercando di spingere sulla componente del family drama, riaprendo vecchi rapporti genitoriali incrinati. Dopo il confronto con Andy, questa volta Reed cerca di avvertire sua figlia Lauren di non fidarsi del suo nuovo ragazzo, dopo aver scoperto ciò che aveva fatto prima di unirsi al gruppo dei mutanti. La vicenda non aggiunge sostanzialmente nulla all’economia dell’episodio, vi è una riconciliazione si, ma a conti fatti sembra proprio “un filler nel filler”.

Discorso analogo per Clarice e John, la cui storyline continua ad essere la più debole in assoluto della stagione. Quella presunta tensione sessuale artificiale causata da Dreamer inizia ad assumere una forma effettivamente più concreta, e purtroppo i risvolti di questa storia appaiono piuttosto prevedibili.

In questo ennesimo mare di trame secondarie si muove la storia di Marcos, indubbiamente la più efficace dell’episodio, merito anche dello spazio datogli in termini di minutaggio. Il ragazzo purtroppo è in debito con Carmen, la sua vecchia fiamma appartenente al Cartello Messicano, e questo va ad intaccare la sua relazione con Lorna. Anche qui, non parliamo di risvolti imprevedibili o necessari alla trama principale, ma è sicuramente l’elemento più riuscito di una puntata che tende ad allungare il brodo in vista di un conflitto sempre più vicino.

Un conflitto che i Servizi Sentinelle intendono concretizzare grazie al supporto delle Trask Industries, il cui nome emerge a sorpresa in questo episodio, generando difatti anche un primo vero collegamento all’universo cinematografico degli X-Men. Si tratta del risvolto più importante dell’intera stagione, ma il colpo di scena viene sganciato in modo astuto nei minuti finali dell’episodio per destare l’attenzione dello spettatore e stimolarlo a proseguire la visione.

Non si tratta della prima volta che The Gifted si affida a questo metodo di narrazione televisiva così efficace. Un metodo che nella sua efficacia tende anche ad evidenziare la voglia di allungare i tempi giusto per fare minutaggio.



Commento finale

“eXtreme Measures” adotta per la seconda volta consecutiva una bizzarra forma da serial procedurale, addentrandosi in tante piccole trame secondarie di cui lo spettatore non sente necessità, e inutili anche all’economia generale della storia principale. Ed è proprio la vicenda centrale a soffirne maggiormente, messa sempre nell’angolino, sovrapposta dalla necessità degli autori di ricordarci che The Gifted è anche un family drama.

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