Tredici, il bullismo raccontato senza sconti: la recensione della serie Netflix

Tredici recensione

Una serie che ha colpito molti ma è stata anche molto criticata.

Tredici recensione

Un cazzotto nello stomaco! Si potrebbe riassumere cosi Tredici (13 reasons why) la nuova serie di Netflix prodotta da Selena Gomez. Una serie che per la prima volta attraverso il classico genere teen drama con tutti i suoi elementi peculiari, racconta un’altra faccia degli anni del liceo in una piccola cittadina americana. Non siamo certo ai tempi di The OC (che pure aveva i suoi tormenti interiori) oppure Dawson’s Creek (con le problematiche adolescenziali) e meno che mai a Beverly Hills 90210 e molti altri, qui il periodo liceale è in incubo per chi non riesce a socializzare con le ragazze e i ragazzi più in della scuola, quelli che hanno ottimi voti, ottimi risultati nello sport e famiglie facoltose alle spalle.

A quanti di noi non è capitato questo a scuola? Quanti di voi si sono un pò oppure tanto riconosciuti nelle storie raccontate?

Se non ti adegui alla massa sei fuori e ne paghi le conseguenze.

Tredici cerca di raccontare il disagio giovanile di oggi, il bullismo che è ancora una piaga tragica della nostra società: i maltrattamenti possono essere psicologici e anche fisici che insieme all’isolamento portano ad un annientamento della persona che ne è vittima, in questo metteteci il periodo adolescenziale già problematico di suo e il gioco è fatto.

La serie ci fa immergere in questo mondo, fatto di crudeltà anche molto sottili, di solitudine quando invece basterebbe davvero poco per evitare che una persona arrivi a pensare al suicidio come unica opzione possibile. Basta parlarne come evidenziato anche dall’autore del romanzo, Jay Asher, da cui è tratta la serie in un’intervista per Vanity Fair.

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Tredici è una serie che finisce per colpirti al cuore, nel profondo, è una serie che cerca di arrivare alle coscienze di tutti, giovani e adulti, perchè la responsabilità è di tutti. Non a caso in molte scuole americane viene proiettata agli alunni e non solo, anche in Italia è stata fatta una petizione con questo scopo. Molti esperti hanno criticato la serie perchè dà un’immagine del suicidio troppo semplificato ovvero una sorta di vendetta ma evidentemente questi esperti non hanno seguito bene gli episodi oppure non hanno capito appieno diversi passaggi.

Il rischio che un simile argomento cosi tanto dibattuto e delicato potesse essere trattato con sufficienza o superficialità era altissimo ma cosi non è stato. Il bullismo è raccontato senza troppi sconti e anche il suicidio della protagonista Hannah Baker viene mostrato in tutta la sua tragicità e cruenza!

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