Diana Del Bufalo racconta il suo personaggio: “Rita sogna di entrare alla Rai come cantante, ma non ci riesce ed entra come sarta; Anche io, come lei, sono un’aspirante cantante“.
Tra poche ore andrà in onda su RaiUno la prima puntata della nuova fiction “C’era una volta Studio Uno“, miniserie televisiva in due puntate che, attaverso la storia di un gruppo di ragazzi che inseguono il sogno di lavorare in televisione, racconta la nascita di “Studio Uno”, il programma più innovativo e memorabile della Rai degli anni Sessanta. Il secondo appuntamento, lo ricordiamo, è previsto per domani sera.
Una fiction che vede protagonista una triade tutta al femminile formata da Alessandra Mastronardi, Diana Del Bufalo e Giusy Buscemi, rispettivamente Giulia, Rita ed Elena.
Dopo aver parlato del personaggio di Giulia (vedi qui), ci soffermiamo adesso sul personaggio di Rita, una ragazza di 23 anni e tutto pepe, figlia di una sartina e un portiere, che sogna di diventare una cantante come Mina, il suo mito.
E’ la stessa Diana Del Bufalo, nel corso di un’intervista a Rai.tv, a raccontarci il suo personaggio e a presentarci questa nuova fiction.
Anzitutto, descrivendo il personaggio di Rita, l’attrice racconta:
“Il mio personaggio si chiama Rita Razzetti ed ha 22-23 anni supergiù. Lei è un’aspirante cantante, si diletta nella musica e nel bel canto. Il suo sogno è quello di entrare nella Rai come cantante. Fa il provino, però purtroppo non ci riesce. Lei ha pure un figlio di due anni poverina… No, perchè vi spiego: negli anni Sessanta una cosa del genere veniva considerata un po’ uno scandalo, venivi un po’ considerata una poco di buono, e sopratutto i ragazzi non ti si pigliavano più come moglie. E quindi lei questa cosa la vede come un ostacolo, a questo bambino non ci sta nemmeno troppo appresso, lo affida sopratutto alla madre…”
Un personaggio la cui vita le ha messo di fronte non pochi ostacoli…
“Lei ama la vita, anche se la vita le ha regalato degli ostacoli. Non è tanto ricca, è una ragazza molto semplice che vive in un quartiere periferico della Roma degli anni Sessanta. Cerca di entrare nella Rai, ma non ci riesce. Quindi doppia sfiga. Ma il suo amico macchinista, che è interpretato da Gianmarco Saurino, le consiglia di entrare come sarta, perchè la mamma è sarta. Nella serie ovviamente! E quindi, un gradino alla volta, riesce a subentrare nella Rai… che una volta era chiamata Programma Nazionale…”
Diana Del Bufalo ci spiega di essersi immedesimata molto nel personaggio di Rita, poichè anche lei, come Rita, è un’aspirante cantante:
“Io nella vita vera sono una cantante, e sono stata aspirante cantante. Non ho mai studiato canto veramente. Mia madre, la mia vera madre, è una cantante lirica, è un soprano, e quindi forse da lei ho preso un pochino la dote. Suono la chitarra e il pianoforte, compongo anche musica. Nella serie tra l’altro c’è una canzone inedita scritta dal regista, pensate che meraviglia. Quindi sì, da aspirante cantante posso dire di essermi immedesimata, perchè mi sono stati detti anche tanti no…”
E come reagisce Diana Del Bufalo a un No?
“Io reagisco sempre del tipo, ‘chiuso un portone se ne apre un altro’. Se trovi un ostacolo devi essere resiliente e aggirarlo con ottimismo…”
Oggi, a differenza degli anni ’60, oltre alla tv possiamo usufruire anche di altri canali di comunicazione, primo tra tutti il web. A tal proposito, Diana Del Bufalo ci spiega:
“Io il web la vedo come una grandissima risorsa. Credo anche che l’essere umano non ha ancora capito che dopo l’invenzione della ruota e dell’acqua calda ci sia il web. Diventa un problema nella misura in cui non si riesce ad avere una sicurezza in più sul web. Sul web puoi mettere e parlare di qualunque cosa, diffamare chiunque. Quindi considero che il web sia una grande risorsa, ma che deve essere ancora capito dall’uomo…”
Per lei, per esempio, il web ha rappresentato un’importante risorsa…
“Io ho trovato una grandissima risorsa nel web perchè ho scritto una canzone e l’ho pubblicata. Subito dopo è scoppiato un delirio e mi hanno chiamato case discografiche, ecc. Quindi può succedere anche questo…”
E se dovesse scegliere, oggi, tra la televisione e il web? Ecco cosa risponde:
“La televisione è ancora il mezzo più seguito e chiaramente molto più sicuro. Quindi francamente se dovessi scegliere non saprei. Perchè mi piace molto essere indipendente e fare delle cose che sorgono dalla mia creatività, e quindi non dalla creatività di un autore. Forse prediligo il web, ma la televisione è un mondo talmente splendente che non potrei dire di no…”
La fiction, prodotta da Rai Fiction e Lux Vide in collaborazione con la Torino Film Commission, per la regia di Riccardo Donna, annovera nel cast anche Domenico Diele, Edoardo Pesce, Simone Ganfoldo, Andrea Bosca, Gianmarco Saurino, Giampaolo Morelli, Enrico Ianniello e Antonello Fassari.
