Riverdale, il ritorno del teen drama su CW

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Riverdale buffa città, i tuoi scolari han sempre zero in condotta”: non tutti ricorderanno la breve serie animata liberamente ispirata ai fumetti della Archie Comics mandata in onda in Italia con il titolo di Zero in condotta ed accompagnata dall’omonima canzone interpretata dall’imprescindibile Cristina D’Avena.

Ebbene la CW ha da poco trasmesso il primo episodio della nuova serie tv, che a differenza della rassicurante versione animata si distingue da subito per i toni dark, infatti la serie apre con la scomparsa nelle acque di un fiume di Jason, un popolare giocatore di football del liceo di Riverdale. E’ il 4 luglio ed il ragazzo è in compagnia della sorella Cheryl, la classica cinica ape regina che non può mancare in ogni teen drama che si rispetti.

Nel frattempo passa del tempo e finisce l’estate e per i ragazzi è tempo di tornare al liceo, tra questi c’è Archie che ha passato l’estate lavorando in cantiere con suo padre interpretato da un sempre affascinante Luke Perry e si è fatto gli addominali, cosi commentano Betty la sua dolce vicina di casa ed il suo migliore amico Kevin, gay stereotipato ma non troppo.

Il rapporto tra Archie e Betty ricorda quello tra Dawson e Joey nella prima stagione di Dawson’s  Creek, con lei lungamente innamorata senza speranze. A differenza di Dawson che era un looser piuttosto anonimo, Archie è sexy e popolare ed inoltre gioca a football. Anche se con l’aspirante regista di Capeside ha in comune l’animo da sognatore, Archie infatti sogna di diventare cantautore, aspirazione a cui si vorrebbe dedicare animo e corpo, il ragazzo però è costretto a sostituire lo scomparso Jason nella locale squadra di football.

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Tra gli altri personaggi da tenere d’occhio ci sono l’aspirante scrittore Judgehead Jones interpretato dall’ex bambino prodigio Cole Sprouse che, lasciato il suo gemello Dylan sul ponte di comando, in questo show diventa la voce narrante che ci accompagna alla scoperta dei personaggi. Immancabile la bad girl della situazione la mora Veronica, trasferitasi da New York con la madre dopo che uno scandalo finanziario ha travolto suo padre, a sorpresa la ragazza legherà subito con Betty ma ad ostacolare il loro legame ci si metterà la perfida Cheryl che insinuerà non del tutto in torto che Veronica è interessata ad Archie, il quale però al momento ha occhi solo per la musica e per la sua insegnante Hermione con cui ha avuto un flirt e con la quale era in compagnia quando sentì uno sparo la sera in cui Jason scomparve.

Il pilot si conclude con Kevin l’amico del cuore gay di Betty che in compagnia di un collega di squadra di Archie, vede il cadavere di Jason riemergere dal fiume. Chi ha ucciso Jason? Questa domanda sarà probabilmente quella che ci faremo per tutti i 13 episodi che compongono la prima stagione.

Riverdale quindi può essere catalogato come un misto tra i drammi adolescenziali di Dawson’s Creek, un po’ di misteri alla Twin Peeks (anche se il paragone seppur piccolo è sempre azzardato) ed un pizzico di trash alla Pretty little liars, ma che grazie alla buona sceneggiatura ed a degli interpreti in parte può diventare un altro guilty plesure made in CW.

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