Daniele Liotti ci racconta il suo personaggio: “Subentrare a Terence Hill è stato motivo d’orgoglio; Francesco Neri è un uomo di grande azione che nasconde anche una grande fragilità“.
Ieri sera, martedì 17 Gennaio, è andata in onda su RaiUno la prima puntata della fiction “Un passo dal cielo 4“, che quest’anno vede protagonista Daniele Liotti nei panni di Francesco Neri, il nuovo capo della forestale che prenderà il posto di Pietro (Terence Hill), partito per una delicata missione umanitaria in Nepal.
Francesco, sorriso aperto e carattere accogliente, nasconde anche un altro lato di sè, molto riservato e taciturno, a tratti misterioso.
E’ un uomo d’azione che proviene dai reparti speciali dell’Esercito, uomini d’azione disposti a tutto per salvare le vite umane. Ma l’unica vita che per lui contava davvero, però, non è stata in grado di proteggerla: suo figlio Marco, morto all’età di sette anni.
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Una brutta ferita che per Francesco non si è mai rimarginata e che ha portato alla rottura del suo matrimonio con Livia, (Daniela Virgilio, qui la nostra intervista), che lo ritiene responsabile di quella morte.
Ma l’arrivo a San Candido, nel meraviglioso paesaggio delle Dolomiti, e la conoscenza di Emma (Pilar Fogliati), una giovane etologa amica di Pietro, gli daranno quella forza per ricominciare a vivere.
Nel corso di un’intervista a Rai.tv, il protagonista Daniele Liotti ha avuto modo di raccontarci il suo personaggio e il modo in cui si è preparato per interpretare questo ruolo.
Anzitutto, l’attore ci spiega come ha reagito quando gli è stata offerta questa parte e, sopratutto, cosa ha significato per lui “subentrare” a un ruolo che per tre stagioni è stato occupato da Terence Hill:
“E’ una grandissima responsabilità, però quando mi è stato proposto questo personaggio non ho tentennato più di tanto, perchè era veramente una grande opportunità come attore, prendere parte come superprotagonista di una fiction che aveva già avuto così tanto successo. Sicuramente so che faranno paragoni e che ci saranno giudizi, ci sarà chi preferiva Terence Hill e chi invece preferirà me, ma al di là di questo per me subentrare al ruolo di Terence Hill era comunque un motivo di orgoglio, perchè è un attore e una persona che stimo tantissimo, che ha segnato un po’ la mia adolescenza con i suoi film insieme a Bud Spencer. Quindi essere legato in parte della mia carriera a questo nome l’ho visto solo come un motivo di orgoglio…”
A proposito del suo personaggio, invece, ci dice:
“E’ un personaggio che ha un personaggio burrascoso, una grande ferita legata ad un dramma avvenuto precedentemente, che lo segna molto in maniera profonda. E’ un personaggio che è alla ricerca di se stesso, quindi quando noi lo conosciamo non ha ancora risolto e affrontato gli scheletri del passato…”
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Infine, Daniele Liotti ci spiega come si è preparato per questo ruolo e quanto lo abbia aiutato il contatto con la natura e le montagne:
“Ho cercato di entrare in contatto il più possibile con me stesso, con l’io più profondo. Quello che mi ha aiutato tanto è stato il poter girare in quei luoghi meravigliosi, quindi l’imponenza di quelle montagne sono sicuramente una fonte inesauribile di ispirazione, ti mettono in contatto con te stesso, ti pacificano da una parte e ti smuovono tante altre cose dall’altra. Perchè a volte la montagna è ostile, invaricabile, quindi da quel punto di vista ho cercato di stare a contatto con la natura, a contatto con l’ambiente. E poi ovviamente un lavoro di sceneggiatura certosino insieme agli sceneggiatori, un lavoro di recitazione insieme al regista, con l’aiuto dei colleghi. Sono stato fortunato, perchè ho trovato un gruppo di attori meraviglioso, e non era scontato. Quindi alla fine credo che è un personaggio che ha degli elementi contrastanti, contrapposti nella stessa persona: da una parte è un uomo di grande azione, perchè ha un passato nell’esercito, nei corpi speciali, quindi è molto abile, ha grande esperienza, è decisionista; dall’altra parte invece è un uomo di grande vulnerabilità, di grande fragilità, che lo rende umano, che lo rende combattuto, sofferente. Quindi ci sono questi due lati insieme che dato una bidimensionalità molto interessante…”
La fiction, prodotta da Lux Vide in collaborazione con Rai Fiction per la regia di Jan Maria Michelini, annovera nel cast, al fianco degli attori sopra citati, anche Enrico Ianniello, Rocio Munoz Morales, Cristiana Marino, Matteo Martari, Tommaso Ramenghi, Caterina Shulha, Gianmarco Pozzoli, Alice Torriani, Francesca Piroi, Pierangelo Meci, Francesco Salvi e la partecipazione speciale di Fedez nel ruolo di se stesso.
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