Simone Di Matteo, amico e compagno di viaggio di Tina Cipollari a Pechino Express: la nostra intervista

Simone Di Matteo intervista
Simone Di Matteo - Foto di Simone Pozzati

Lui insieme con Tina Cipollari forma la coppia Gli spostati del reality di Rai due.

Simone Di Matteo intervista
Simone Di Matteo – Foto di Simone Pozzati

Simone Di Matteo nasce giovanissimo come scrittore e in seguito diventa anche editore con la Diamond edizioni con cui pubblica anche romanzi suoi come “No Maria io esco” in cui si parla del personaggio Tina Cipollari sua grade amica nonchè compagna di viaggio nell’ultima edizione di Pechino Express. Molte pubblicazioni sono spesso a sfondo sociale come la violenza sulle donne, è un’animalista convinto e fervente. Noi lo abbiamo intervistato.

Teleblog: scrittore, editore e ora anche un pò personaggio televisivo: raccontaci queste tue passioni che sono anche un lavoro.

Io nasco all’età di 17 anni come scrittore con il mio primo libro Pensieri e parole pubblicato con la Rovescio editore, un libro che ancora oggi porto nel cuore perchè oltre ad essere il mio primo libro, è anche molto personale e intimo in cui ho riversato tutta una serie di pensieri poetici legati alla vita, in realtà è stata una trilogia letteraria in quanto ne sono usciti poi altri due, libri legati alla letteratura breve dove ho avuto modo di sperimentare vari generi letterari messi insieme. Ho pubblicato poi sempre con Rovescio editore il mio quarto libro La vedova d’amore in cui si narrano alcune leggende legate al Giardino di Ninfa che si trova qui a Latina. Una leggenda affascinante che ho un pò rimaneggiato per ovvie ragioni: non avrei potuto scrivere esattamente quella che è la vera leggenda.

Teleblog: e invece da scrittore a editore come è avvenuto il passaggio?

Accadde subito dopo la pubblicazione de La vedova d’amore, quando la Rovescio editore prese una linea editoriale differente ovvero chiedeva agli autori di investire economicamente per pubblicare i propri lavori, non che a me avessero mai chiesto soldi anche perchè i miei libri sono andati benissimo con loro, semplicemente non ho più voluto accostarmi a loro anche perchè iniziarono a pubblicare davvero di tutto. Quindi decisi di fondare la Diamond editrice che è una piccola realtà editoriale, una grande famiglia e nonostante abbiamo vinto premi e concorsi mi piace che sia una piccola realtà. Anche per la mia casa editrice ho pubblicato personalmente, sottoposto anche io al giudizio della commissione esaminatrice. Molte pubblicazioni sono a sfondo sociale e poi mi sono ritrovato catapultato quest’anno all’interno di questo viaggio stupendo anche a livello culturale (Pechino Express), un reality molto diverso da tutti gli altri. Ho partecipato perchè me lo ha chiesto personalmente Tina e ho accettato perchè sapevo che a lei avrebbe fatto molto piacere. Credo che non avesse potuto chiedere e desiderare un compagno di viaggio migliore ed io lo stesso con lei. Siamo legati ormai da una grande amicizia da tanti anni.

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Teleblog: da spettatori abbiamo visto il vostro legame ma anche come lei ti maltratta un pò…

Ma si noi ci maltrattiamo a vicenda e ci maltrattiamo sempre anche nella vita di tutti i giorni. Noi siamo molto uniti, molto intimi, tante cose noi le viviamo in un modo, voi magari le vedete in un altro modo. Comunque non ha mai trasceso tranne una volta che mi ha dato dell’imbecille ma aveva ragione in quel momento non avevo visto bene il foglio con il percorso di viaggio. In un qualsiasi rapporto molto stretto sia di amicizia, di amore ma anche di lavoro ci sono sempre alti e bassi, fa parte della vita di ognuno. Non sono comunque mai stato il suo trolley anzi tante volte sono stato io a trascinare lei.

Teleblog: dopo Pechino Express la vostra amicizia è più forte o uguale a prima, non penso sia peggiorata no?

Non credo che esista qualcosa che possa minare o rovinare un rapporto di amicizia come il nostro, anzi il rapporto forse si è anche rafforzato, ogni viaggio ti cambia un pò la vita, ti arricchisce.

Simone Di Matteo intervista
Simone Di Matteo e Tina Cipollari

Teleblog: tra le altre tue pubblicazioni non possiamo non menzionare “No Maria io esco” in cui racconti proprio del personaggio Tina…

Si sempre per la mia casa editrice la Diamond editore, è un libro molto divertente e ironico in cui si parla e sparla un pò di quelli che sono i circuiti televisivi dispensando anche consigli utili però sempre in modo divertente e alla Tina ecco.

Teleblog: sempre parlando di televisione, se ti proponessero di condurre un programma oppure di scrivere un programma televisivo: ti piacerebbe e che programma ti piacerebbe?

Al momento ho ricevuto soprattutto proposte letterarie in tal senso, televisive non sono ancora arrivate: chiaramente se dovessero arrivare le valuterei con attenzione e con piacere perchè comunque è lavoro, e quindi sempre ben accetto quindi perchè no.

Teleblog: ma valuteresti un programma sempre inerente alla tua passione e lavoro in ambito letterario oppure hai qualche altra passione che ti piacerebbe “sfogare”?

A me piacerebbe continuare a fare quello che amo di più quindi in campo letterario, è chiaro che mi piacerebbe scrivere un programma ma anche uno spot televisivo e continuare comunque con la stesura dei miei libri, a questo proposito sta per essere pubblicato L’amore dietro ogni cosa per la Drawup edizioni, dovrebbe uscire entro fine mese ed è una raccolta di racconti sull’amore. A me comunque la televisione piace molto, mi piacciono programmi tipo Striscia la notizia, Le iene dove ci sono molte inchieste, essendo poi un’animalista convinto capisci bene che mi avvicino molto a questo tipo di problematiche, di inchieste anche da un punto di vista sociale.

Teleblog: avrai certamente sentito e saputo dell’omaggio musicale della band Remida (qui la nostra intervista) con il singolo Gli spostati cosa ne pensi di questa idea?

E’ stato un regalo molto gradito anche perchè nessuno degli altri concorrenti ha avuto una colonna sonora che li accompagna o li ha accompagnati, è chiaro che noi rappresentiamo una certa fetta di pubblico, con la nostra spontaneità e naturalezza e questi aspetti vengono sempre premiati, non siamo costruiti specialmente nel nostro viaggio non c’è nulla di finto. Il testo della canzone credo ci rispecchi molto, gli spostati, senza tempo, senza dimensione, sempre un pò spaesati, sballottati da una parte all’altra sempre di corsa. L’abbiamo davvero vissuta da turisti per caso, non ci siamo fatti mancare nulla vivendo ogni singolo aspetto: i luoghi, le persone che ci ospitavano, le espressioni dei bambini e della gente del posto. Molto faticosa ma ne è valsa la pena.

Giuseppe Ino per Teleblog.

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