"The Wolfpack – Segregati in casa", in esclusiva il 23 ottobre su Crime+Investigation

The Wolfpack – Segregati in casa

The Wolfpack – Segregati in casa

Sembra un soggetto pensato da un scrittore dalla fervida fantasia, e invece è la realtà. The Wolfpack – Segregati in casa, presentato in anteprima il 16 ottobre nella sezione Alice nella città della Festa del Cinema di Roma, bisogna vederlo per poter credere ad una storia che ha dell’incredibile. Il documentario, che sarà presentato nelle sale italiane il 22 ottobre (distribuito da Wanted) e andrà in onda il 23 ottobre alle 22.00 su Crime+Investigation (canale 118 di Sky), racconta la vicenda della famiglia Angulo, residente a Manhattan. Il padre, peruviano, beve e non vuole lavorare; la madre, statunitense, fa da insegnante ai sette figli  – sei maschi ed una femmina –  a casa: non li manda a scuola, convinta, insieme al marito, che New York sia pericolosa, che il mondo intero lo sia. Per l’ossessiva volontà di proteggere i ragazzi dai pericoli del mondo esterno, li chiudono in casa, per circa dieci anni. I giovani Angulo crescono come un branco di lupi, solitari e coesi; ai ragazzi è concesso di rado uscire, e in nessun caso possono parlare con gli estranei. Non possedendo computer, smartphone o connessione a internet, chiusi fuori dal mondo, vivono di dvd e videocassette e il cinema è la loro vita. Dopo aver visto e rivisto per anni gli stessi film, li rimettono in scena a casa, con costumi cuciti con le loro mani. Rapiti dallo schermo, quasi dimenticano il mondo fuori e la realtà. Finché un giorno, passeggiando, la regista Crystal Moselle incrocia i sei ragazzi vestiti come “le iene” dell’omonimo film di Quentin Tarantino, li ferma e scopre la loro storia. Avendo conquistato la loro fiducia, diventa l’unica testimone della storia del “branco di lupi” e della loro vita nel piccolo appartamento dove abitano con i genitori.

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 NOTE DELLA REGISTA

Ho incontrato questi ragazzi nei primissimi giorni in cui avevano iniziato ad uscire di casa e a interagire con il mondo, per caso: è stato come scoprire una tribù a lungo dispersa, solo che non eravamo ai confini del mondo, ma sulle strade di Manhattan. Ero impressionata dalla loro apertura mentale, dal senso dell’umorismo, e ho instaurato con loro un rapporto di fiducia che non sarà mai possibile replicare. Ero al loro fianco mentre facevano esperienza del mondo esterno per la prima volta, rivivendo alcune delle mie “prime volte” e ricordandone eccitazioni e delusioni. È un incredibile viaggio per ognuno di noi, ed è strano pensare che questa storia non potrà mai essere raccontata allo stesso modo di nuovo, con lo stesso senso di innocenza e di scoperta.

CRYSTAL MOSELLE vive a New York. La sua serie Something Big, Something Small con Pharrel Williams, Aurel Schmidt, e Shepard Fairey ha attirato l’attenzione del New York Times. Ha anche prodotto il documentario Excavating Taylor Mead e Warhol Superstar, che è stato presentato alla Whitney Biennial nel 2006. The Wolfpack è il suo primo lungometraggio documentario. 

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