L’Aiart contro la D’Urso e il caso Corona in tv.
Di cosa dovremmo ancora stupirci quando parliamo di Barbara D’Urso? La signora delle faccette per ogni occasioni, la conduttrice che scava, specula e spettacolarizza ogni dramma umano possibile ed immaginabile, colei che si vuole fare la giornalista d’assalto senza averne nessun titolo e colei che pur avendoci litigato aspramente in diretta televisiva anni fa non avendo più neanche il barile da cui raschiare decide di far pace con Fabrizio Corona, invitare la mamma Gabriella che è peggio di Renzi i programmi se li è fatti tutti anche più volte e il caso Corona è diventato uno spettacolo televisivo. Va da se che il caso dell’ex paparazzo dei vip abbia eco ma nel corso di Domenica Live la D’Urso ha cercato ipocritamente di farne un martire e ora ci pensa l’Aiart l’associazione spettatori cattolici a dire la propria su questa vicenda.
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Ancora una volta si spettacolarizza la vicenda giudiziaria di Fabrizio Corona. E a farlo è Domenica Live di Barbara D’Urso. Ma quanti sono i detenuti nelle stesse condizioni di Corona? Migliaia, ma la tv molto raramente ne parla. Capiamo che la figura di Corona attiri più spettatori, ma così si rischia di farne un martire – continua la nota – Umana pietà per tutti, per Corona come per tutti gli altri detenuti, detenuti di cui forse Domenica Live mai ha parlato.
Di certo non vorremmo neanche che la tv diventi ora la casa dei detenuti che dovrebbero avere ben altre sedi in cui dibattere e battersi per i loro drammi che sicuramente ci sono e meno che mai vorremmo vederli dalla D’Urso. Si attende una replica ma forse non ci sarà.
