Che fine ha fatto la satira in Italia?
L’attentato terribile che si è consumato a Parigi ai danni della famosa rivista satirica Charlie Ebdo ha scosso tutto il mondo oltre che per il sanguinoso atto in se ma anche per il chiaro obiettivo di attaccare e distruggere la libertà di stampa e di pensiero che in questo caso si traduceva nella satira tagliente sicuro ma anche provocatoria ma si sa che il ruolo della satira è quello: non far semplicemente ridere o sorridere ma far pensare, riflettere e anche crescere mentalmente e culturalmente. Un attacco di questo tipo è un attacco a tutti noi nessuno escluso ma un articolo molto bello letto proprio poco fa su Tvzoom, qui trovate l’articolo, mi ha fatto pensare (a proposito di quanto sia bello e importante pensare, leggere e riflettere) che da noi la satira è pressochè scomparsa ormai da anni.
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Alcuni nostri politici ora si sono scagliati giustamente contro questo attacco, ma in Italia di satira non si parla più da nessuna parte, l’unico e forse ultimo baluardo di un minimo di satira fatta per bene rimane Maurizio Crozza su La7 e Vauro su Servizio pubblico, se parliamo da un punto di vista televisivo ma è anche pressochè scomparsa da edicole e librerie e certamente la responsabilità è anche in larga parte di un certo tipo di politica italiana che oggi si sconvolge per quanto accaduto a Parigi ma loro stessi hanno attentato alla satira italiana in maniera silenziosa, subdola ma costante. Si perchè fare satira significa portare le persone con leggerezza ma intelligenza a formarsi delle opinioni, ribadisco porta a pensare e un popolo pensante fa paura!