Masterchef Italia 4, secondo episodio del 18 dicembre

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La concorrente Viola e Joe Bastianich

Masterchef Italia 4, secondo episodio del 18 dicembre.

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I tre chef di Masterchef Italia

Nel secondo episodio proseguono le selezioni dei concorrenti per la conquista del loro grembiule bianco. Il primo a sottoporre il proprio piatto al giudizio degli chef è Simone, giovane elettricista di Argenta, città cara allo chef Barbieri. Simone dice di non aver mai aperto un libro di cucina e di aver imparato tutto dalla nonna. Nei suoi piatti cerca di mettere sempre qualcosa di personale. Oggi presenta ai giudici dei “Ravioli di pasta di cacao ripieni con tuorlo d’uovo e ricotta”. Lo chef Cracco si accorge però di un piccolo errore, forse dovuto all’emozione. Simone, infatti, ha dimenticato di mettere il sale nella pentola d’acqua. Nonostante questo piccolo intoppo riesce comunque a sorprendere i giudici e a ottenere ben tre sì.

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È la volta di Elena, 38 anni, dalla provincia di Bari. La maglietta che indossa con su scritta la frase “Per farlo bene non basta una zucchina, ci vuole la patata” pare non sia stata gradita né dagli altri concorrenti, né tantomeno dai giudici. Il piatto che ha preparato è un “Merluzzo al forno farcito con ricotta, erba cipollina e fiori di zucca”. Per Elena la cucina deve “coinvolgere i sensi” ma, come dice un antico detto, “tra il dire e il fare…”. Il piatto è un fiasco totale, dovuto soprattutto alla crema al limone che lo chef Barbieri trova davvero disgustosa.

Chiara è una studiosa di funghi. La sua non è semplicemente dedizione, ma vero e proprio amore. I giudici rimangono sorpresi dalla conoscenza scientifica della materia prima e dalle terminologie latine utilizzate per parlare di comunissimi funghi come gli champignon. Chiara ama tutti i funghi ma il suo preferito è il Macrolepiota procera comunemente detto mazza di tamburo. Il suo piatto dal titolo “Assolo fungino” convince i giudici e le permette di ottenere il grembiule con ben tre sì.

È il turno di tre donne: Lara, Cristina e Natasha. Oltre alla passione per la cucina, le tre concorrenti sono accomunate dalla passione per i nostri giudici. Natasha ha una vera e propria attrazione per lo chef Cracco e racconta di una cena presso il suo ristorante, che non si è nemmeno goduta per rimirare il suo idolo dietro ai fornelli. Cristina invece ha un debole per Joe Bastianich, perché le ricorda tanto il fidanzato. Infine Lara racconta della sorella innamorata dello chef Barbieri. Non basta un’uscita a sei per passare le selezioni, ma per fortuna i loro piatti sono all’altezza delle aspettative: un grembiule a ognuna di loro.

Il prossimo è Nicolò, è uno studente di Agraria con la passione per gli animali da fattoria e in particolare per i polli ornamentali. Sospetta che la storia d’amore con la sua ragazza sia finita proprio a causa loro, ma quando si tratta di animali tutto il resto non importa, lui ha “un impegno con le galline!”. Nicolò conquista i giudici con un piatto difficile interamente inventato da lui, le “Ali di razza mediterranee”.

Arriva Andrea, 52 anni, da La Spezia, propone una rielaborazione della classica pasta al pesto ligure. L’antico mortaio di marmo della nonna, danneggiatosi nel viaggio verso le selezioni, è solo l’ultima delle disavventure di Andrea. Disoccupato da più di 20 anni dopo un intervento andato male, ha provato a lavorare in un obitorio per poco tempo, ma il suo sogno è diventare un cuoco a domicilio. La pasta al “Pesto del pirata” non convince i giudici che, con i loro no, aggiungono un’altra sfortuna alla già lunga lista di Andrea. Tristezza infinita!

Si prosegue con Valerio, appassionato di alchimia, che vede il passaggio dal nero al rosso come il raggiungimento della perfezione. Lo saranno anche le sue linguine al nero di seppia? A seguire Valentina, Antonella e Cinzia che, con i loro piatti non convincono la giuria e, anzi, tirano fuori il peggio di Joe Bastianich. Nessuno di loro quattro riesce a passare la selezione.

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La concorrente Viola e Joe Bastianich

Arriva l’insicurissima Viola. Dopo aver studiato alla scuola alberghiera, comincia a lavorare nel bar dei genitori. Viola presenta “Mediterraneo”: un letto di melanzane morbide con quenelle di mozzarella di bufala. La timidezza di Viola intenerisce Cracco e Bastianich, ma non Barbieri, che trova il piatto privo di un’idea forte. Nonostante questo riesce a ottenere due sì e un grembiule, che le permette di passare alla fase successiva.

E’ la volta di Valentina, infermiera di rianimazione, che vuole dimostrare al padre di non essere una persona mediocre; Federica, 32 anni e mamma di due bambini, che si prepara da un anno per entrare a MasterChef e vuole passare a tutti i costi; Ilaria da Napoli, che sfida i giudici con un piatto lontanissimo dalla tradizione campana, ovvero i “Ravioli al gorgonzola con pere e speck croccante” e infine Gabriele, 42 anni di Arezzo, che non ha la postura dello chef ma di sicuro ne possiede le qualità. Tutti riescono a ottenere tre sì.

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E’ il turno di Geneviève. Nella scorsa edizione aveva barato sui prodotti utilizzati spacciando la ricotta del supermercato per una ricotta fresca di Laticauda. Dopo la figuraccia dell’anno scorso ha deciso di ripresentarsi, stavolta con un piatto molto particolare, vale a dire l’“Agnello in creta con fichi e insalata di finocchi”. Non basta però lusingare lo chef Barbieri paragonandolo a una melagrana per passare la selezione. Al di là delle figuracce è il piatto a contare più di ogni altra cosa e Joe Bastianich è il primo a ricredersi, che consiglia a Geneviève di “non lasciarsi intimidare da Cracco e Barbieri”. Ed è proprio lo chef Cracco a fare da ago della bilancia. Questa volta Geneviève riesce a passare alla fase successiva.

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