“Questo nostro amore 70”: Neri Marcorè e il personaggio di Vittorio nella nuova serie

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Neri Marcorè intervistato da Rai.tv. Clicca per ingrandire

Neri Marcorè presenta le novità della fiction “Questo nostro amore 70” e il personaggio di Vittorio: aria di crisi per lui e Anna?

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Neri Marcorè intervistato da Rai.tv. Clicca per ingrandire

Martedì 4 Novembre è andata in onda su RaiUno la seconda puntata della seconda inedia serie della fiction “Questo nostro amore“, che, lo ricordiamo, ripete la formula della prima stagione di sei puntate e che quest’anno prende il nome di “Questo nostro amore 70“ in onore dell’anno in cui si svolge il racconto. Per il riassunto della seconda puntata e il video streaming Rai per poterla rivedere cliccate qui.

Al centro della vicenda ci saranno ancora loro, Vittorio (Neri Marcorè) e Anna (Anna Valle), che, nonostante siano passati tre anni dalla fine della scorsa serie, non portano ancora la fede al dito.

Ci troviamo negli anni Settanta e anche Anna e Vittorio sono cambiati dalla moda del nuovo decennio: le acconciature, gli abiti, i modi più spigliati.

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Per Vittorio giunge il momento di buttarsi a capofitto in una nuova avventura: vende infatti la sua libreria e, assieme a Salvatore (Nicola Rignanese), rileva una piccola fabbrica di marmitte, la Sider Torino, e si mette in proprio. Insomma, il sogno di crescere, di emanciparsi, di diventare ricchi.

Questo, però, porterà alla primi crisi con Anna, non messa al corrente sin da subito di una decisione tanto importante.

Il nuovo lavoro con la fabbrica porterà Vittorio ad essere sempre più distante nei confronti della famiglia, anche quando nella vita di Anna ritorna Diego Regis (Marco Foschi), il suo primo amore, in qualità di padre di un suo alunno.

E mentre Diego cercherà di farle sentire un affetto rimasto immutato, Vittorio dovrà vedersela con la presenza seduttiva e pericolosa di Emanuela (Diane Fleri), la sua nuova segretaria, una donna molto giovane, carina, simpatica, che gli da’ l’attenzione e la cura che sente che Anna non gli riserva più.

Aria di crisi per i Costa Ferraris?

Nel corso di un’intervista a Rai.tv, l’attore Neri Marcorè ha avuto modo di presentare le novità di questa nuova serie e di parlare del suo personaggio.

Anzitutto, parlando delle novità legate alla seconda serie, e in particolar modo al rapporto tra Vittorio e Anna, l’attore racconta:

“Adesso arriviamo agli anni ’70, quindi è passato il ’68, e il ’68 ha sdoganato molte leggi non scritte dalla società, sopratutto dal punto di vista morale. Anna e Vittorio si ritrovano, forse per la prima volta, padroni del proprio destino e anzichè sposarsi, come dicevano sempre che avrebbero fatto, come prima cosa decidono di guardarsi un po’ intorno e di scegliere qualcosa che li faccia star bene, ognuno però nel suo. Però se ognuno fa i conti senza consultare il rispettivo coniuge, ecco che qualche crepa si insinua. E proprio su questa distanza, che all’inizio della serie è minima ma che poi man mano si accentua, si snocciola tutto ‘Questo nostro amore ’70’…”

E non dimentichiamoci poi dei figli di Anna e Vittorio, ormai diventati grandi…

“Poi ci sono i figli, i ragazzi, e anche lì molte cose si muovono. Abbiamo visto Benedetta e Bernardo che al termine della prima serie si abbracciano e dichiarano ufficialmente alle loro famiglie il loro amore, ma sopratutto ai padri perchè le mamme se ne erano già accorte. E quindi quest’anno vediamo come li ritroviamo. E poi c’è una novità che riguarda Benedetta, che potrebbe riguardare Bernardo ma forse anche no. Poi ci sono anche le bambine che sono cresciute, quelle più piccole, i primi amori di Marina. Insomma, tante tante cose da vedere e da scoprire…”

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Neri Marcorè, poi, ci racconta quello che è il suo personale ricordo degli anni ’70, che lui ha vissuto in prima persona benchè con gli occhi di un bambino:

“Io sono nato nel ’66, quindi gli anni ’70 coincidono per me negli anni dell’infanzia. Poi ero nato e cresciuto in un paese abbastanza piccolo, sul mare, Porto Sant’Elpidio nelle Marche, quindi avevo sempre la possibilità di stare all’aria aperta, a contatto con la natura, avevo la campagna dietro casa. In quegli anni, invece, che ci sono state anche delle zone molto difficili, penso ovviamente alle grandi città, agli anni di piombo, a Milano, Roma, gli attentati che sono stati fatti, le brigate rosse… eventi mi hanno toccato relativamente, sia per l’età che avevo sia per il luogo in cui vivevo, quindi per me gli anni ’70 restano gli anni in cui per esempio ricordo l’austerity, in cui appunto era stata vietata la circolazione per risparmiare benzina, mi ricordo che la domenica si poteva andare con i pattini, col monopattino o con le biciclette lungo la strada sfaltata che ovviamente era regno delle automobili, mentre in quelle domeniche erano solo per noi, per i ragazzini, e per tutta la gente che camminava per strada…”

Prodotta da Paypermoon Italia in collaborazione con Rai Fiction, per la regia di Luca Ribuoli, la fiction annovera nel cast, al fianco degli attori sopra citati, anche Dario Aita, Aurora Ruffino (qui la nostra intervista), Glen Blackhall, Debora Caprioglio, Sara Borsarelli, Marco Foschi, Diane Fleri, Karen Ciaurro, Luigi D’Oriano, Vera Dragone, Noemi Abbrescia, Marzia Ubaldi, Versalona Alberto, Versalona Claudio, Claudio La Russa, Silvia D’Amico, Augusto Fornari, Stella Egitto, Michele Di Mauro, Donatella Bartoli, Giovanni Monchietto, Gianluca Ferrato, Tiziana Catalano, Liam Riccardo, Riccardo Richetta e Renato Scarpa.

Vi ricordo, intanto, che per tutte le novità, le anticipazioni e le puntate della fiction “Questo nostro amore 70” potete sfogliare l’apposita categoria che trovate sul sito, oppure cliccando anche qui.

1 Comment

  1. Rossella

    Penso che queste fiction dal sapore vagamente nostalgico abbiano il potere di scoraggiare gli italiani… c’è un blog che si occupa di televisione che ha postato la puntata di ieri del programma condotto da Lilly Gruber… mi è sembrato centrale il passaggio in cui si commentava il servizio di Chi sul ministro Madia. In realtà l’artico faceva riferimento ad un altro passaggio dell’intervista; ad ogni modo mi è sembrata intelligente la scelta di non tagliare il resto della puntata perché la nostra civiltà sta andando alla deriva ed è estremamente importante far arrivare a casa un certo tipo di messaggi… questa è una delle ragioni che mi spingono ad essere contraria alla censura! Non mi è stato difficile entrare nell’ottica di quel settimanale; resta il fatto che le parole di Augias purtroppo non sono destinate ad avere un grande seguito perché si ritiene che questo modo di pensare sia assolutamente fuori dal “nostro mondo”… l’indignazione della gente ha preso altre pieghe e questo è abbastanza preoccupante! Mi piace quel frammento perché si accostano due punti di vista simili ma non uguali!

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