Game of thrones, la scena dello scandalo [Video]

Game of thrones, la scena dello scandalo [Video]

Game of thrones, la scena dello scandalo [Video]Game of thrones (Il trono di spade) è la serie dei record non solo di ascolti ma anche di scene di violenza, di sangue e di sesso anche esplicito, la serie dei record dei colpi di scena e della moria di personaggi spesso anche principali che lasciano sempre un pò sbigottiti i telespettatori ma forse in questo caso si sono spinti un pò oltre allestendo un vero e proprio stupro ad opera di Jamie Lannister (Nikolaj Coster-Waldau) verso la sorella nonchè amante Cersei(Lena Headey) davanti al cadavere di Joffrey (Jack Gleeson), colui che è il frutto della loro passione incestuosa.

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La scena in questione in America ha suscitato non poche polemiche per il mix di incesto e macabro in quanto Jamie aggredisce la sorella in presenza del cadavere di suo figlio ma il regista dell’episodio Alex Graves si è voluto difendere dalle accuse:

Non è stupro. Magari all’inizio della scena Cersei può sembrare costretta, ma alla fine diventa consensuale, perché qualunque cosa tra di loro sfocia nella passione.

Ma ecco la sequenza incriminata, cosa ne pensate? ATTENZIONE SPOILER!!!

httpv://youtu.be/g2kmZParU6A

1 Comment

  1. Rossella

    Quello che inquieta è l’intromissione della soggettività del “narratore”: mi sembra un problema d’inquadrature!
    Forse chi lo critica non ha tutti i torti: c’è una matrice irrazionalistica che si riconduce alla Terra vergine di D’Annunzio; mi sembra riduttivo parlare di atmosfere gotiche o tirare in ballo la passione. Anche il mondo di Terra Vergine è idillico, ma questo richiamo al regionalismo veristico, non sfocia nell’impersonalità verghiana: c’è un compiacimento per la ferinità e una visione turbata dell’eros. Magia, superstizione e violenza sembrano le coordinate di questo lavoro . Il vitalismo “pagano” di matrice carducciana non può giustificare certe scene, infatti anche D’Annunzio lo porta al limite del subumano, in quel confine incerto dove il vitalismo sfocia nella morte.

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