Masterpiece, la puntata finale del 30 marzo 2014

Masterpiece, la puntata finale del 30 marzo 2014Nella puntata di questa sera domenica 30 marzo, in onda alle 23.00 su Rai3, sarà proclamato il vincitore di Masterpiece. I cinque finalisti, Lorenzo Vargas, Stefano Trucco, Raffaella Silvestri, Nicola Savic e Stefano Bussa hanno superato nel corso della trasmissione le prove più difficili e si sono qualificati  per questa ultima sfida che li vedrà contendersi l’ ambito premio:la pubblicazione in 100.000 copie del loro romanzo di esordio. E sui loro romanzi si gioca l’ultima puntata di Masterpiece, il talent show per scrittori prodotto dalla Rai e da Freemantle Media.

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Un ballottaggio iniziale tra Lorenzo Vargas e Stefano Bussa, nel quale i due concorrenti raccontano il loro libro e tentano di “demolire” quello dell’avversario, stabilisce chi può entrare nel gruppo dei quattro finalisti. La selezione prosegue con la prova applicata, nella quale ognuno si cimenta con la creazione di un monologo introduttivo al proprio romanzo, affidato al personaggio principale. I testi sono letti e interpretati da Giuseppe Battiston. Si prosegue con lo storytelling, nel quale i tre concorrenti rimasti in gara raccontano al coach Massimo Coppola la loro esperienza a Masterpiece, proponendola in chiave letteraria. I due finalisti, nel teatro della Scuola Holden di Torino, leggono ai tre giurati Giancarlo De Cataldo, Andrea De Carlo e Taiye Selasi uno stralcio del proprio romanzo, accompagnati da un padrino e una madrina d’eccezione: Donato Carrisi e Susanna Tamaro.

Il voto del pubblico  e quello della giuria, affiancata da Elisabetta Sgarbi, direttore editoriale di Bompiani ed editore del romanzo vincitore di Masterpiece, decreterà il vincitore.

1 Comment

  1. Rossella

    I programmi andrebbero analizzati alla fine; infatti l’evoluzione di Chi l’ha visto, il programma di Iacona e quello della Gabanelli mi hanno resa prevenuta rispetto a Masterpiece.
    A mio avviso si tratta di una scommessa vinta, il direttore ha vinto; ovviamente per vittoria dovremmo intendere l’identità di una rete che è sempre stata la roccaforte dell’intellighenzia scarlatta.
    Prendiamo il programma di Lucia Annunziata, questa giornalista non ha mai fatto mistero della sua fede politica, però ad un certo punto l’ombra di Chi l’ha visto, di Iacona e della Gabanelli – mi riferisco alla logica dell’inchiesta- in ogni caso le hanno creato non pochi problemi sul piano della comunicazione, intorno a lei c’era il clima dell’inquisizione .
    Invece questo talent ha vissuto dell’ieri – lo dimostra il fatto che non hanno mai toccato la questione della differenza tra l’espressione Calandrè e quella Palmarota- quindi dimostra di essere il Raitre che tutti ricordavamo.

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