Nuova doppia puntata per Le Mani dentro la città.
La nuova fiction firmata Taodue è tornata ieri sera con quasi 4 milioni di telespettatori e la vittoria della lotta degli ascolti.
Ancora una volta tra emozioni, inseguimenti e i fantasmi del passato, Viola Mantovani (Simona Cavallari) e Michele Benevento (Giuseppe Zeno) continuano le loro indagini sui Marruso e i loro traffici e non solo.
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Mentre le forze dell’ordine arrancano, i figli di Marruso devono capire bene cosa fare adesso che il loro padre riversa in condizioni critiche e addirittura finisce per peggiorare e per essere operato d’urgenza.
Un imprenditore, Borgi, si presenta in commissariato per costituirsi: lui ha pagato un uomo per uccidere Marruso e liberarsi di lui e delle sue minacce ma quando l’uomo entra in carcere a Milano viene ucciso e una guardia, connivente con i mafiosi, finge di averlo trovato con un cappio al collo per far chiudere il caso come suicidio.
Benevento va su tutte le furie convinto che la polizia arrivi sempre dopo mentre i Marruso, suo nemici capitali da quando le hanno “portato via” la fidanzata, riescano a farla sempre franca.
Viola insiste e riesce a farsi affidare un ruolo sotto copertura entrando come cameriera e ragazza immagine nella discoteca dei Marruso e lì non solo ha un approccio con Pinuccio che sembra molto colpito dalla sua bellezza, ma riesce a mettere delle cimici che, però, alla fine vengono trovate e così il suo lavoro deve essere prolungato con tutti i rischi che questo implica.
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Il figlio di Borgi era il vero responsabile dell’attentato al boss dei Marruso e suo padre ha cercato solo di proteggerlo ma è finita male. Il giovane non si arrende e così si presenta in ospedale per ucciderlo ma viene fermato dalla polizia che lo prende in custodia.
I Marruso sono nei guai per via delle famiglie che da San Luca ordinano a Pinuccio di non prendere decisioni importanti da solo senza riferire tutto anche a suo cognato con il quale dovrà gestire gli affari di famiglia. Ma il giovane non ci sta e così si associa con il fratello, il vero erede del boss Marruso. E’ lui che decide di occuparsi degli operai della fabbrica e che in una carica per sgomberare il comune occupato dagli operai, fa uccidere il padre della Mantovani.
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