Sanremo 2014, la drammatica protesta dei disoccupati

Sanremo 2014, la drammatica protesta dei disoccupati

Sanremo 2014, la protesta choc dei disoccupati

La 64ma edizione del Festival di Sanremo non poteva cominciare peggio, dapprima con la scenografia che non funziona dopo con due operai disoccupati campani che minacciano il suicidio protestando contro la disastrosa condizione economica, urlando la loro rabbia aggrappati alla balaustra della balconata dell’Ariston, mentre Fazio parlava, con un riferimento anche al treno deragliato in provincia di Savona che campeggiava in un’immagine alle sue spalle, i contestatori hanno iniziato a gridare. Non possiamo più mangiare. Fazio, senza perdere la calma li ha invitati a non fare sciocchezze. I due uomini hanno quindi consegnato al conduttore una lettera rivolta alle istituzioni.

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Sono lavoratori di Pompei, Napoli e Caserta – ha spiegato Fazio quando, dopo alcuni momenti di grande concitazione, è tornata la calma – che hanno problemi di lavoro e reclamano il diritto alla loro dignità. Non c’è niente di più importante di questo.

Temevano che Fazio non avrebbe letto la loro lettera – ha spiegato Giancarlo Leone – ma poi li abbiamo riaccompagnati in galleria ad ascoltare il conduttore ed erano commossi, avrebbero anche voluto ringraziare. Poco dopo i contestatori sono stati accompagnati fuori dall’Ariston. Uscendo hanno gridato Veniamo dalla Terra dei Fuochi, siamo senza stipendio da 16 mesi. Fatelo sapere!.

Per qualche istante siamo tornati indietro nel tempo, al 1995 quando un disoccupato di Bologna minacciò di suicidarsi a Sanremo allora condotto da Pippo Baudo.

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